La diciottesima e penultima giornata del girone d’andata di Serie A è passata agli archivi, mentre le polemiche persistono. Infatti, nel fine settimana appena concluso si sono verificati alcuni episodi legati a decisioni più o meno discutibili che il VAR ha preso, in particolare nelle gare Atalanta-Roma e Milan-Napoli. Di seguito ricostruiamo le due situazioni spiegando i motivi che hanno indotto i rispettivi arbitri ad annullare, per fuorigioco, le reti di Atalanta e Milan.
Nel match di Bergamo, l’episodio incriminato si registra attorno al minuto 68′. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Zapata fa da sponda con la spalla e mette in mezzo all’area un pallone che viene deviato in porta da Cristante per il momentaneo 2-2. L’arbitro Irrati convalida la rete, ma dal VAR Nasca lo informa del fuorigioco di Palomino che si trovava alle spalle del centrocampista della Roma. L’argentino non tocca il pallone, ma è il direttore di gare a dover decidere, dopo aver rivisto l’azione all’on field review, se l’off-side è attivo (Palomino impedisce a Cristante di arrivare pulito sulla palla) oppure passivo (Palomino non interferisce nel movimento di Cristante). Ciò, invece, non è avvenuto, in quanto Nasca ha fatto annullare direttamente la rete, senza che Irrati si recasse al monitor. Si tratta di un errore procedurale. Probabilmente la posizione di Palomino era punibile, ma la decisione spettava al primo arbitro, non al VAR.
Nel posticipo di San Siro, invece, è il Milan a recriminare. In questo caso, l’episodio sotto la lente di ingrandimento avviene a ridosso del novantesimo. Traversone di Ballo-Tourè dalla sinistra, testa di Giroud, la palla finisce sui piedi di Castillejo, Ghoulam contrasta lo spagnolo in scivolata facendo terminare la sfera a Kessie, che all’altezza del dischetto del rigore insacca per l’1 a 1 rossonero. L’arbitro Massa concede il goal, ma il VAR Di Paolo lo richiama all’on field review per un possibile fuorigioco. La dinamica è chiara: Giroud è in posizione irregolare, ma è sdraiato a terra dopo un duello aereo con un avversario, quindi difficilmente condiziona la giocata dello stesso. Tuttavia, il direttore di gara considera l’off-side attivo, inverte la propria decisione e annulla la rete. Considerare la partecipazione dell’attaccante francese attiva è parso eccessivo. È vero che l’ex Chelsea compie un lieve movimento con le gambe, ma non sembra contrastare la giocata di Juan Jesus, per cui è ininfluente. Qui ci troviamo nella sfera dell’interpretazione, ma Massa, forse, avrebbe fatto meglio a rimanere fedele alla prima decisione presa.