Serie A, Fiorentina: il 2023 della Viola

viola park fiorentina

Arrivato al termine del 2023, Rocco Commisso potrà ritenersi soddisfatto per quanto fatto dalla Fiorentina nel corso dell’anno. Tra i tanti traguardi raggiunti dal club figura la storica finale di Conference League persa all’ultimo respiro contro il West Ham. Il percorso completato nella seconda metà della passata stagione ha permesso alla Viola di confermarsi in Conference League, impegno che la squadra ha rispettato ancora una volta passando il turno da 1ª in classifica.

Il progetto tecnico

La scelta di investire con forza su Vincenzo Italiano, resistendo alle tante voci che avevano circondato il tecnico in estate, sta dando i suoi frutti. La Fiorentina è infatti una delle eccellenze della Serie A per quanto riguarda il gioco espresso in campo e le innovazioni tattiche portate dall’allenatore. Il 2023 è stato anche l’anno della riscoperta di Bonaventura, mai decisivo come in questa stagione; l’anno del lancio di Kayode e quello dell’inquadramento di Martinez Quarta. Dopo tanti stagione deludenti anche Arthur ha ritrovato se stesso sotto la guida di Italiano, affermandosi fin qui come uno dei migliori interpreti del campionato nel suo ruolo. Sono pochi i rimpianti dell’allenatore fin qui, calciatori come Mina, Nzola, Ikoné e Barak che al netto delle aspettative non sembrano essersi mai realmente integrati con il progetto.

Gli investimenti della società

Tra le tante scelte felici compiute dalla società spiccano le innumerevoli plusvalenze di mercato fatte in estate, come la cessione di Cabral che da sola ha sostenuto quasi interamente gli acquisti di Nzola e Beltran. Rilevante anche il trasferimento di Igor che ha portato 16 milioni di euro nelle casse del club, rinvestiti anche questi per il tesseramento di Parisi e Christensen. Il prestito oneroso di Amrabat, che fin qui è valso 9 milioni di euro, ha invece liberato lo spazio per gli innesti di Lopez e Arthur, che per ora sono costati solamente 3 milioni. La società ha dunque puntato con forza sulle plusvalenze, senza abbandonarsi alla necessità di vendere, come confermato dai 40 milioni rifiutati in estate per il trasferimento di Nico Gonzalez al Bournemouth. Un progetto che fin qui si è dimostrato molto solido economicamente, portando anche a investimenti importanti come quello fatto per il Viola Park.