Il 12 settembre inizierà il nuovo campionato di Serie A, ma nulla ancora è chiaro circa la possibilità di far convivere la più importante competizione calcistica italiana con l’emergenza Covid ancora in atto. Da qui la Figc sta studiando un’alternativa che stravolgerebbe il classico formato e chiaramente il calendario.
Il presidente Gabriele Gravina, già preoccupato sull’impossibilità di mantenere l’attuale protocollo sanitario per l’intera stagione, avrebbe già ipotizzato un nuovo format, così come trapelato da un’indiscrezione riportata dal settimanale Panorama. La nuova serie A prevederebbe due gironi da dieci squadre con gare di andata e ritorno e la disputa di play-off e play-out per stilare la classifica finale e i rispettivi verdetti.
Una vera e propria rivoluzione, ma difficilmente fattibile. I primi ad opporsi sono televisioni e gli stessi club. In ballo ci sono diritti tv e milioni di euro. In più bisogna convincere le società che hanno già puntato il dito contro la scelta di far ripartire la stagione la seconda settimana di settembre, come accadrà in Spagna e Inghilterra.