Chi ricorda un campionato così avvincente ed aperto. Dopo il lungo periodo di egemonia juventina dove una o massimo due squadre provarono a tener testa, la Serie A torna a far riassaporare la bellezza del calcio degli anni Novanta e primi Duemila. Non c’è dubbio, infatti, che il massimo campionato italiano abbia mantenuto un’alta competitività nonostante la partenza delle stelle più importanti. Il mercato estivo aveva fatto prefigurare ben altro con gli addii di Ronaldo, Lukaku, Donnarumma, Hakimi e mettiamoci dentro anche De Paul. Tuttavia la mancanza di uomini copertina è stata colmata da un rafforzamento più concreto di diverse società tra investimenti estivi e progetti di crescita pluriennali. Da qui nasce la situazione attuale: mentre il girone d’andata si avvia verso la sua conclusione, abbiamo quattro squadre a lottare per il titolo e racchiuse in appena quattro lunghezze.
Un dato impressionate che fa bene al nostro calcio ed anche alla vendita del prodotto Serie A all’estero e nel mondo. Analizzando la situazione è chiaro che le ultime due stagioni della Juventus abbiano lasciato spazio anche alle altre contendenti. Con i bianconeri lontani dalla vetta e le due romane alle prese con nuovi progetti tecnici (Mourinho e Sarri), sono le milanesi a tornare alla ribalta. per la verità l’Inter difende lo scudetto da campione in carica e si sta riconfermando dopo l’addio di Conte e la spending review societaria. Il Milan ha costruito una squadra giovane che sta crescendo in maniera esponenziale e sarà puntellata nel mercato di gennaio sicuramente. E poi ci sono il Napoli e l’Atalanta. Gli azzurri hanno trovato in Spalletti un allenatore concentrato, abile e d’esperienza. Per i bergamaschi, invece, l’ennesima conferma di un progetto a lungo termine voluto dalla famiglia Percassi e guidato da Gasperini.
Analizzando i numeri, dopo i risultati di quest’ultima giornata, la situazione è cambiata notevolmente. Il sedicesimo turno poteva segnare una prima svolta visti i tanti scontri diretti. Il Milan si è preso la vetta liquidando facilmente la pratica Salernitana e facendo rifiatare gli uomini più importanti in vista della Champions League. Per mister Pioli due vittorie fondamentali consecutive che fanno rialzare la testa dopo il doppio KO contro Fiorentina e Sassuolo. Un gradino più sotto c’è l’Inter che fino a qualche settimana fa sembrava tagliata fuori. I nerazzurri, invece, hanno inanellato quattro vittorie consecutive e sono il miglior attacco della Serie A. Scivola al terzo posto il Napoli che , dopo la lunga serie di vittorie consecutive, sta attraversa il primo periodo di crisi. Non tanto per i risultati o nel gioco ma per la miriade di infortuni che hanno falcidiato la squadra tenendo fuori calciatori del calibro di Koulibaly, Insigne, Osimhen, Fabian Ruiz e non solo. Nelle ultime cinque partite, gli azzurri hanno vinto una sola volta collezionando anche due pareggi e due sconfitte negli scontri diretti contro Inter ed Atalanta. Già gli scontri diretti sono diventati fondamentali: ne sa qualcosa l’Atalanta che ha imposto la sua legge sia all’Allianz Stadium di Torino sia al Diego Maradona di Napoli. La banda di Gasperini, ancora in lotta per gli ottavi di Champions League, ha solo vinto nelle ultime cinque gare. Delle prime quattro squadre, ha anche la difesa più perforata ma risponde con un attacco pirotecnico.