Un pareggio che serve a poco. In una gara da dentro o fuori, Cagliari e Salernitana non si fanno male in un autentico match salvezza. I sardi erano chiamati ad una prova d’orgoglio mentre i campani cercavano di difendersi in una trasferta insidiosa e fondamentale. Succede tutto nella ripresa in una gara dalle poche emozioni: Pavoletti, dalla panchina, sblocca il match ma proprio nel finale è Bonazzoli a salvare la sua squadra. Tutto rimandato alle prossime settimane per assistere ad una possibile svolta di entrambe le squadre.
Primo tempo: la gara inizia subito con tanta aggressività e l’intervento duro di Grassi su Obi. Mister Mazzarri punta su un camaleontico 442 che si trasforma in 352. Per la Salernitana di Colantuono 4312 consueto dove Gondo agisce da trequartista al posto di Ribery, assente per infortunio. Il Cagliari controlla il pallone ed al 16′ ci prova con Nandez, palla alta. Pressione alta dei sardi ed al 25′ Keita cerca il gran goal in rovesciata, come settimana scorsa. Due minuti dopo arriva il primo giallo della gara: sventolato a Marin. Poco dopo arriva anche il giallo per Dalbert. La Salernitana pensa solo a difendersi ed al 38′ perde anche Gondo per infortunio sostituito da Zortea, un terzino. Nel recupero colpo di testa di Caceres alto su corner.
Secondo tempo: Mazzarri cambia e fa entrare Strootman per Grassi, centrocampo più qualitativo e robusto. All’ora di gioco è il turno di Pavoletti per Dalbert, con il Cagliari che va con il tridente pesante. La scelta del mister sardo viene ripagata al 74′: Joao Pedro pesca l’attaccante che anticipa Gagliolo e bette Belec. Colantuono ci prova inserendo Simy in un finale di gara che si infiamma e si innervosisce con molti interventi pericolosi sanzionati con i cartellini gialli. Al 90′ arriva il pareggio della Salernitana nel momento più inaspettato: Bonazzoli si inserisce tra i centrali e batte un Cragno non perfetto.