La terza giornata del campionato di Serie A si chiude con il successo di misura del Bologna ai danni del Verona. A decidere la sfida ci ha pensato lo svedese Svanberg con un preciso destro dalla distanza che non ha lasciato scampo a Montipò. La squadra di Mihajlovic, dunque, sale a quota 7 punti, mantenendo l’imbattibilità, mentre Di Francesco inanella la terza sconfitta che costringe i gialloblù a rimanere bloccati in fondo alla classifica. La panchina del tecnico abruzzese inizia già a traballare, con il club che sonda possibili sostituti.
I padroni di casa si schierano con il consueto 4-2-3-1, con Arnautovic nel ruolo di unica punta, supportato da Barrow, Soriano e Orsolini. Gli ospiti, invece, lanciano dal primo minuto Simeone, al debutto con la nuova maglia, così come Caprari. Il Verona appare più lucido e ordinato nella costruzione, ma la prima vera occasione capita sui piedi di Svanberg, che sfiora il palo con una violenta conclusione dal limite dell’area. Poco dopo Soriano dialoga con Arnautovic e arriva a scheggiare il palo. Gli scaligeri rispondono con un colpo di testa dello stesso attaccante argentino ex Cagliari e Fiorentina, ma il suo tentativo termina a lato di un nulla.
Nella ripresa i ritmi non decollano e le due formazioni svolgono una normale amministrazione. Fino a quando sulla propria trequarti il neo entrato Hongla si fa scippare la sfera da un avversario, Arnautovic incespica, ma poi appoggia per l’accorrente Svanberg, che insacca dai venti metri. Bologna avanti a dieci minuti dal termine dell’incontro. Il Verona accusa il colpo e i felsinei potrebbero raddoppiare con Sansone, ma Montipò devia in calcio d’angolo. Dopo oltre sei minuti di recupero (e un accenno di rissa) l’arbitro si esibisce nel triplice fischio. Il Dall’Ara, dunque, può fare festa, mentre per il Verona e Di Francesco è notte fonda.