Serie A, Bologna: il momento dei rossoblù durante la sosta

posch freuler bologna

Il Bologna ha visto interrompersi la sua striscia di imbattibilità, che durava da 12 partite, proprio nell’ultimo match prima della sosta per le nazionali. Fin qui i rossoblù avevano perso solamente alla 1ª di campionato contro il Milan, totalizzando 18 punti nelle successive 10 giornate. Domenica però la formazione di Thiago Motta si è dovuta arrendere alla Fiorentina, che ha battuto per 2-1 gli emiliani superandoli in classifica. Adesso il Bologna occupa l’8° posto in classifica, a -2 dalle zone buone per le coppe europee e a -3 dal 4° posto.

I convocati dalle nazionali

Le ottime prestazioni in campionato hanno permesso a tredici calciatori del Bologna di ricevere le convocazioni dalle rispettive nazionali. La Svizzera ha infatti chiamato Ndoye, Freuler e Aebischer nella speranza di strappare una qualificazione ai prossimi Europei. Tra i centrocampisti che hanno lasciato Bologna figurano anche Ferguson, punto fermo della Scozia e il croato Nikola Moro. I ristabiliti Posch e Lucumì sono invece partiti per i ritiri di Austria e Colombia, seguiti da Kristensen che invece ha risposto alla chiamata della Danimarca. Completano la lista Saelemakers, convocato dal Belgio, e Lukas Skorupski della Polonia. A questi primi dieci nomi bisogna aggiungere gli azzurrini Fabbian e Calafiori, che giocheranno per l’U21 dell’Italia, e Kasper Urbanski che invece giocherà con la maglia della Polonia U20.

Le prospettive per il rientro in campionato

Lunedì 27 novembre il Bologna giocherà l’ultimo posticipo della 13ª giornata di Serie A, ospitando il Torino al Dall’Ara. L’emergenza difensiva che ha investito la squadra nelle scorse settimane è ormai passata, dato che Posch, Lucumì e Kristensen hanno recuperato la migliore condizione ritrovando anche il campo nelle scorse settimane. Intanto la squadra ha perso Karlsson a causa di una lesione parziale del collaterale mediale del ginocchio destro. Lo svedese avrà bisogno di più di un mese per smaltire l’infortunio, al momento il rischio è di rivederlo solamente nel 2024.