Si è conclusa la settima giornata nel campionato di Serie A con il tris della Fiorentina nei confronti del Cagliari che ha portato i viola ad agguantare in terza posizione Napoli e Juventus a quota 14 a quattro lunghezze dalle due milanesi che guidano la classifica.
Partiamo dalle note liete, i promossi.
LAUTARO MARTINEZ. Entra al 10′ della ripresa sul punteggio di 0 a 0, nel sabato sera di Salernitana-Inter, e assume i contorni di un tornado. Lautaro Martinez segna quattro reti in 27 minuti e toglie le castagne dal fuoco ai suoi. L’attaccante argentino, che ha nella Salernitana, la sua vittima preferita, dimostra di essere elemento indispensabile per la squadra di Simone Inzaghi.
NAPOLI. Chi aveva già scucito dal petto il tricolore ai partenopei dovrà ricredersi. La formazione partenopea, dopo il poker di reti rifilato all’Udinese, ne rifila un altro al Lecce, con la coppia Osimhen-Kvaratskhelia, tornata ad essere protagonista. Poi, se apre le marcature Ostigard e Natan e comincia a convincere, il peggio sembra alle spalle.
FIORENTINA. Quarto risultato utile consecutivo, tre vittorie e un pareggio per la viola che piace ogni giorno di più. La Fiorentina aggancia in graduatoria Napoli e Juventus e si candida a recitare un ruolo da protagonista in questa stagione, sia in Italia e sia in Europa.
BOCCIATI
LAZIO. Maurizio Sarri non le ha mandate a dire alla fine della sconfitta di San Siro contro il Milan, coinvoglendo le maggiori istituzioni calcistiche, che costringono i calciatori ad un autentico tour de force. Ma la sua Lazio non riesce a trovare il bandolo della matassa, si trova appena sopra la soglia della zona retrocessione.
PAULO SOUSA. Lo scorso anno è stato il protagonista della salvezza della Salernitana, rimpiazzando Nicola. In questa stagione, invece, non riesce ad incidire. La sua squadra gioca a sprazzi, non convince e anche dal punto di vista atletico sembra esserci qualche problema. Poi sem ti viene a mancare la qualità di Candreva, tutto diventa più difficile. Tre vittorie e quattro sconfitte, con quattro gol realizzati e quattoridici subiti. Troppo presto per decretare un de profundis, ma la partita di Monza potrebbe avere un peso specifico enorme.