Serie A, 28^ giornata: promossi, bocciati e rimandati

Juventus

La 28esima giornata di serie A si è conclusa e i risultati a sorpresa non sono mancati, con una classifica che inizia a delinearsi verso i primi verdetti e le prime condanne.  Il campionato è ancora aperto e avvincente con alcune squadre ormai obbligate a vincere per non lasciarsi sfuggire l’obiettivo stagionale.

Promossi. Apre la lista dei promossi il Milan. Non può che essere così dopo il 2-0 con cui ha superato la Roma dando un forte segnale all’intero campionato. Rebic e Çalhanoğlu hanno steso i giallorossi superando la prova di maturità che i tifosi attendevano dopo il poker rifilato al Lecce la scorsa settimana. Disco verde anche per Juventus e Lazio. I bianconeri soffrono un po’ ma poi ottengono i tre punti contro il Lecce, ancora una volta vittima sacrificale. Cristiano Ronaldo e compagni mantengono quindi il primo posto a quattro punti dalla Lazio. E proprio Lazio può sentirsi promossa dopo aver superato in rimonta la Fiorentina, riscattando il ko di Bergamo. E non poteva quindi mancare l’Atalanta in questa lista dei migliori, salda in zona Champions grazie al colpaccio conquistato a Udine. Bene anche il Napoli che continua a dare segnali di ripresa e batte 3-1 la Spal. In coda, merita il successo del Bologna che supera la Sampdoria e porta a casa punti fondamentali in chiave salvezza.

Bocciati. Inizia dalla Sampdoria l’elenco dei bocciati. I blucerchiati subiscono un pesante ko casalingo con il Bologna. Adesso gli uomini di Claudio Ranieri vedono sempre più vicini i fantasmi della retrocessione, distante solo tre punti. Restiamo nel capoluogo ligure perchè anche il Genoa merita la bocciatura. Il pareggio nello scontro diretto con il Brescia, ormai con un piede e mezzo in B, serve a poco e l’incubo di ritornare tra i “cadetti” resta vivo.

Rimandati. Così come la scorsa settimana, la casella dei rimandati continua ad essere occupata dall‘Inter. La squadra di Antonio Conte ha salvato la faccia ribaltando in extremis la partita con il Parma, ma a livello di gioco ha espresso ancora troppe lacune. Male soprattutto Eriksen, ancora ben lontano dai tempi del Tottenham.