Serie A, 1^ giornata: promossi e bocciati

Serie A, Como-Napoli 2-1

Con il netto successo dell’Inter sul Torino, con il punteggio di 5 a 0, si è conclusa la prima giornata del campionato di Serie A, edizione 2025-2026.
Di seguito analizziamo l’evoluzione della giornata cominciata sabato.

Promossi

Inter. Non tanto e non solo per la “manita” rifilata ai granata, quanto per la reazione e la voglia dimostrata di rimettersi in gioco. Dal 5 a 0 subito nella finale di Champions con il Psg, passando per il ko negli ottavi del Mondiale per Club per mano del Fluminense, ecco il successo che pone la prima pietra della rilancio della nuova Inter targata Cristian Chivu.
Chiusa l’era Simone Inzaghi, se ne vuole riaprire un’altra, partendo, tuttavia, dalla base consolidata del 3-5-2 e della coppia d’attacco Lautaro-Thuram.

Napoli. Non può mancare la formazione campione d’Italia sul podio delle squadre promosse. Il Napoli ha ricominciato con un successo, convincete e targato McTominay-De Bruyne, i due stranieri che stanno facendo sognare i tifosi azzurri a segno nel successo di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Squadra dominante, nonostante l’assenza di un elemento come Lukaku e vittoria subito in ghiaccio.
La formazione di Antonio Conte si candida a protagonista assoluta in questa stagione. L’avventura in Champions ci dirà se i partenopei hanno fatto quello scatto tanto auspicato dai tifosi azzurri.

Como. E che dire del Como. La squadra lombarda ormai non è più una novità, bensì un’assoluta certezza del campionato italiano. Le conferme di Fabregas in panchina e di Nico Paz in avanti hanno rappresentato il valore aggiunto per i lariani che hanno superato, alla prima giornata, la Lazio con il punteggio di 2 a 0. Il gioco corale sempre più incisivo e la “perla” del “diez” dei biancazzurri un biglietto da visita che i tifosi comaschi possono mostrare al mondo intero.

Cremonese. Il ritorno in Serie A dei grigiorossi è stato da sogno. Una vittoria brillante, la prima nella storia della Cremonese, a San Siro. Sì, perché l’altra vittoria della Cremo a Milano risale a 100 anni fa. Era il 4 ottobre del 1925 e i grigiorossi s’imposero per 4 a 1 sul campo del Milan, ma no a San Siro che vide la luce a settembre dell’anno successivo.

Bocciati

Torino. La sconfitta con l’Inter a San Siro, alla vigilia, era da mettere in preventivo. Ci poteva stare. Ma non per come è arrivato. E non tanto per le dimensione del punteggio, seppur cinque reti al passivo sono sempre troppe, quanto per il modo di stare in campo delal squadra del neo tecnico Marco Baroni (subito salito sul banco degli imputati).
Basti vedere le reti del 3 e del 5 a 0 subite dai piemontesi per capire la sufficienza con cui è stata affrontata la gara. Errori di superificialità nella ripartenza dal basso e poca concentrazione sono inaccettabili per una squadra come il Toro.

Milan. Inzio choc per il Milan e per Max Allegri tornato, dopo lo stop, in panchina. Inizio peggiore non poteva esserci per i rossoneri che hanno subito una clamorosa batosta all’esordio. Squadra che non ha convinto al di là delle assenze. Servirà lavorare tanto per evitare l’ennesima stagione anonima da parte di un club fra i più amati al mondo.

Lazio. In estate il mercato bloccato, in campo una squadra quasi bloccata. La Lazio ha cominciato con un ko al “Sinigaglia” del Como. che ha lasciato l’amaro in bocca nella tifoseria biancoceleste. E non può essere sufficiente l’annullamento del gol del momentaneo pari, per un millimetrico fuorigioco, a lenire i dolori di una sconfitta che alimentano i dubbi sulla squadra di mister Sarri, apparsa prevedibile e per nulla brillante nel corso dei novanta minuti.

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