Sci alpino: domenica da incorniciare per l’Italia

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Una domenica spettacolare per il movimento sciistico italiano. Ancora risultati per la bandiera tricolore in questa metà del mese di gennaio tra l’universo maschile e femminile. Oggi, infatti, erano in programma il Super G per le atlete azzurre e lo slalom per gli uomini. I risultati finali recitano: terzo posto per un grande Razzoli, mentre nel Super G guardiamo tutti dall’alto del primo posto con una super prestazione di Brignone. Al quarto posto si è qualificata anche la Bassino. Il tutto senza dimenticare che questo è l’ennesimo grande risultato ottenuto nella stagione attuale.

Andando per ordine è giusto partire dalla vittoria di giornata. Gara perfetta di Federica Brignone ad Altenmarkt che non lascia scampo alle rivali di giornata Suter e Raedler. Il quadro italiano, come detto, è stato chiuso dal quarto posto di Bassino e dall’ottavo di Curtoni. La vittoria è stata colta veramente sul fil di lana: tempo vincente di 1:10:84 con un vantaggio sul secondo posto di appena +0.04. Per la Brignone è il sesto successo in Super G ed il diciottesimo in Coppa del Mondo. Nelle 22 gare disputate fino ad ora in stagione: la Brignone ne ha portati a casa 2 mentre la Goggia 5.

Spostandoci alla sfera maschile, le due manhe hanno sancito il successo incredibile del norvegese Braathen capace di rimontare dal 29esimo posto. Al secondo posto si è classificato lo svizzero Yule, ma è la giornata di Razzoli. L’italiano ottiene un ritorno sul podio dopo addirittura sei anni. L’azzurro, quindi, torna protagonista all’età di 37 anni. Queste le sue dichiarazioni dopo le due manche:” Mi sarebbe spiaciuto arrivare quarto. L’ultimo podio fu qui a Wengen, sei anni fa. È stata un’emozione grande tornarci. È un regalo per tutti quelli che mi hanno sostenuto e per chi mi ha sempre dato fiducia. Oggi mi godo il podio, perché sei anni sono lunghissimi. Ho dovuto ance tornare ai vertici dopo un infortunio: ci ho messo tre anni per guarire veramente e tornare al top, però ci credevo, ci ho sempre creduto. Sapevo che ogni allenamento e ogni gara, ogni fatica fatta, sarebbe servita per ritrovare di nuovo il podio. Per la mia sciata e per la mia carriera me lo meritavo”.