Rugby, Nazionale italiana: chi sarà il nuovo mediano d’apertura?

The Italy team stand for The National Anthem during the Guinness Summer Series match at the Aviva Stadium, Dublin. (Donall Farmer / IPA/Fotogramma, Dublin - 2019-08-10) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

L’emergenza Coronavirus ha bloccato il mondo dello sport. Tra cancellazioni, rinvii e poche certezze anche il Rugby ha dovuto fare i conti con una riorganizzazione interna ed economica. Tuttavia il lavoro della Federazione italiana non si è mai bloccato, di pari passo con le valutazioni della Nazionale. In questo senso è già ripartita la preparazione degli azzurri con il primo raduno a Parma in attesa di conoscere le date della ripresa per le attività agonistiche.

Si prospetta un autunno degno di impegni tra Sei Nazioni ed altri test con avversari quotati. Un tour de force abbondante che ha spinto l’head coach Smith ed il suo staff a ragionare anche negli uomini da impiegare. In particolare ci si è focalizzati sul ruolo chiave del mediano d’apertura, il classico numero 10. Dopo l’addio di Luciano Orquera e la parentesi Kelly Haimona, l’Italia ha avuto molte difficoltà nel trovare il giusto elemento per questo ruolo.

Dal 2016 si alternano Carlo Canna, classe ’92, che è sceso in campo 15 volte e Tommaso Allan, classe ’93, giunto a 29 gettoni. Loro rappresentano l’usato sicuro ma ci sono anche dei nomi nuovi da valutare. Stiamo parlando di Paolo Garbisi e del giovane, classe ’98, Antonio Rizzi. Adesso toccherà a Smith sciogliere le riserve.