Rugby: critiche per le nomination per il World Rugby Player of the Year

critiche per le nomination al world rugby player of the year

Fra qualche settimana verrà nominato il World Rugby Player of the Year, ma la selezione dei quattro candidati alla conquista del titolo è stata duramente criticata. La giuria composta da grandi nomi che hanno scritto la storia di questo sport, da Thierry Dusautoir e George Gregan, passando per Maggie Alphonsi, Fiona Coghlan e molti altri, ha individuato in Michael Hooper, Antoine Dupont, Maro Itoje e Samu Kerevi i più meritevoli di questa nomination. Tuttavia, di questo quartetto non fa parte alcun giocatore né del Sudafrica, vincitore della serie contro i Lions, né degli All Blacks, che hanno registrato il record di punti messi a segno in un anno solare.

Quello fra Hooper e Dupont, i maggiori indiziati a ricevere questo prestigioso riconoscimento, resta il duello più giusto per stabilire quale sia stato l’atleta migliore, mentre qualche perplessità in più permane riguardo il coinvolgimento degli altri due in lizza. Secondo gli appassionati di rugby, Itoje e Kerevi arrivano entrambi da una stagione positiva, ma il primo milita in una seconda divisione e si è qualificato quinto al Sei Nazioni con la sua nazionale (Inghilterra), mentre il secondo è sceso in campo solamente in cinque occasioni a livello internazionale.

Alcuni nomi più meritevoli di questa nomina sarebbero stati i seguenti: Lukhanyo Am, uno dei maggiori protagonisti con la maglia dei Campioni del Mondo del Sudafrica; Will Jordan, autore di 15 mete in dieci presenze con gli All Blacks in tutto il 2021, una cifra strabiliante; Courtney Lawes, reduce da una delle migliori annate in carriera a livello personale; Kwagga Smith, che nel corso della stagione si è conquistato meritatamente la maglia numero 7 della nazionale sudafricana, sostituendo Pieter-Steph Du Toit, Player of the Year nel 2019. Ecco, forse almeno uno di loro avrebbe meritato di entrare nella Top Four, ma le scelte, ormai, sono state fatte.