Qualificazioni mondiali, Moldavia-Italia: la conferenza del Ct Gattuso

Nazionale Italiana

Tempo di qualificazioni mondiali anche per l’Italia che si appresta a giocare le ultime due gare del suo 2025. Un anno vissuto con pochi alti e tanti bassi oltre che ad un nuovo avvicendamento in panchina. Gli azzurri sono destinati a giocarsi il Mondiale ancora ai playoff ma con la volontà di cancellare e dimenticare le umiliazioni degli ultimi anni. In questa finestra di novembre, la selezione azzurra scenderà in campo contro la Moldavia e, soprattutto, contro la Norvegia che vola verso il pass aritmetico per la massima competizione dedicata alle nazionali.

Come di consueto, alla vigilia della trasferta contro la Moldavia, il commissario tecnico Gattuso ha presentato la sfida di fronte a microfoni e telecamere. Di seguito le sue dichiarazioni principali.

Gennaro Gattuso:” Di facile non c’è nulla. Non bisogna andare troppo lontano, ricordiamoci la partita a Reggio Emilia di 4 mesi fa. Tutti quanti pensano che hanno nella testa l’11-1 contro la Norvegia, ma non sono degli scappati di casa: è una squadra con giocatori interessanti, è normale hanno le loro difficoltà e domani non sarà per nulla una passeggiata. Ci sarà più di un cambio, ma voglio vedere quella crescita di cui è tanto che sto parlando. Servirà tenere bene il campo, soffrire, fare le cose fatte bene. Domani Scamacca e Raspadori partono dall’inizio. Sicuramente gli manca minutaggio, però dopo sta a noi decidere quando ne ha e quando non ne ha più. Non deve strafare, sappiamo le sue caratteristiche, cosa ci può dare quando sta bene. Deve stare tranquillo e fare una partita seria. Vincere aiuta a vincere, dobbiamo capire bene i criteri. Ne avevamo già parlato, ma vedere gironi sudamericane in cui ci sono 10 squadre, 6 vanno dirette, la settima fa lo spareggio con l’oceanica… il rammarico più grande è quello, non andare a fare gli spareggi. Sicuramente bisogna rivedere qualcosa nei criteri. La mia testa è alla partita di domani, non vado oltre. Voglio vedere la crescita, come si allenano, come stanno bene insieme. Secondo me questo non era un raduno semplice: già qualificati, piccoli dolorini, tante altre cose. Invece devo dire grazie a Barella, Calafiori, a Bastoni per quello che ha fatto il mese scorso e potrei stare qui a raccontarvene altre. Perché non era scontato e complimenti ai ragazzi per la professionalità e la voglia che stanno dimostrando giorno dopo giorno indossando questa maglia, per i comportamenti che stanno avendo“.