Riprende la campagna di qualificazione verso gli Europei Under 21, in programma nel 2023 in Romania e Georgia. Tra le tante nazionali impegnate c’è anche l’Italia, che attualmente occupa la seconda posizione nella classifica del Gruppo F alle spalle della capolista Svezia, la quale però ha due gare in più rispetto agli azzurrini. Il cammino percorso fin qui dalla squadra di Paolo Nicolato è stato abbastanza regolare, con quattro vittorie e un pareggio nelle cinque partite disputate. Alla vigilia della sfida contro i pari età del Montenegro, quinta forza del girone con soli 7 punti all’attivo, il commissario tecnico veneto ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le sue parole:
“Se immagino la partita di domani, la cosa più importante da fare è avere un po’ di pazienza, ma non troppa altrimenti finisce. Dobbiamo avere la capacità di giocare qualche palla sporca, di mettere qualche pallone in più in area, perché siamo una squadra che vuole sempre giocare un calcio pulito e di possesso. Ma questa è una partita che va anche forzata nella speranza che ci sia magari qualche errore e nel contempo va mantenuto un equilibrio importantissimo sul piano difensivo perché nel contrattacco loro sono molto bravi. La chiave della partita sarà attaccare in più modi diversi perché altrimenti, con le squadre schierate così basse, si corre il rischio di diventare prevedibili e complicare la finalizzazione. Al tempo stesso bisognerà cercare un buon equilibrio difensivo, lucidità e non farsi prendere dall’ansia di voler subito raggiungere il risultato perché sicuramente sarà una partita complicata”.
Sull’assetto di partenza l’allenatore si è espresso così: “Abbiamo due sistemi di gioco differenti tra fase difensiva ed offensiva. Dopo quattro mesi in cui non ci siamo visti non è saggio cambiare e quindi cerchiamo di proseguire su quanto abbiamo fatto e su quello che fino ad oggi ci ha fatto crescere, cercando di riprendere la strada che avevamo intrapreso prima di lasciarci. Gli avversari li conosciamo molto bene perché abbiamo avuto tempo per studiarli. È una squadra molto compatta, che ha un grande senso del gruppo e della patria come tutte le persone che vivono da queste parti, una squadra che riparte molto bene, con un centravanti di grande valore, che fa un calcio verticale. Hanno voglia di fare bella figura contro l’Italia”.
Infine, Nicolato è tornato sulle parole da lui pronunciate qualche giorno fa in merito al poco impiego dei giovani nel campionato italiano: “Ho visto che qualcuno si è risentito delle mie parole che non volevano essere assolutamente offensive verso qualcuno, né volevo fare polemica. Non ho l’abitudine di giudicare il lavoro degli altri. La mia era solo la volontà di mettere sul piatto della discussione la salvaguardia del mondo che di cui facciamo parte, lo sport, che credo sia amato da tutti. Volevo solo porre l’attenzione su un argomento che secondo me merita delle riflessioni e sollecitare il contributo di tutti affinché le cose vadano per il meglio. È un dato di fatto ed io sento la responsabilità di non girarmi dall’altra parte”.