Qual. Mondiali, Italia-Israele 3-0: le parole dei protagonisti

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L’Italia di Gattuso allunga la striscia positiva grazie al successo ottenuto ai danni di Israele nel terzultimo appuntamento di questa fase di qualificazione ai Mondiali. Con i tre punti raccolti al Bluenergy Stadium di Udine, gli azzurri hanno messo al sicuro il secondo posto e, dunque, l’accesso ai playoff che mettono in palio un posto nella fase finale della rassegna iridata. A seguito della sfida, hanno parlato i protagonisti della vittoria azzurra.

Le parole del ct Gattuso

“Siamo stati bravi, la partita di un mese fa ce la ricordiamo tutti – ha dichiarato il commissario tecnico azzurro – Complimenti ai ragazzi, che hanno coperto bene il campo. Sono soddisfatto per non aver preso gol. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, oggi avevamo tutto da perdere. Si è parlato tantissimo, ma siamo stati molto bravi”. Poi ha aggiunto: “Dobbiamo saper soffrire, poche squadre al mondo non possono comandare le partite. Quando abbiamo palla abbiamo qualità, ma dobbiamo ritrovare compattezza e lavorare centimetro dopo centimetro”. Infine, ha detto: “Dobbiamo sperare di non perdere giocatori. A novembre avremo due partite serie e proveremo forse qualcuno che ha avuto poco spazio, per formare una squadra che riesce a stare bene”.

Le parole di Retegui

“Sono molto contento, è molto importante quello che stiamo facendo. Abbiamo fatto bene, siamo in crescita e questa è la cosa più importante”. Così si è espresso Retegui, autore di una doppietta e tra i principali protagonisti di questa nuova era targata Gattuso. “Adesso dobbiamo riposare, migliorare e stare con i piedi per terra – ha aggiunto – Vediamo cosa facciamo alla prossima sosta, per noi molto importante”.

Le parole di Locatelli

“Era fondamentale vincere questa partita. La cosa importante è l’aria che si respira a Coverciano. Siamo un bel gruppo e che ha voglia di lavorare, bisogna continuare così”. Con queste parole, il centrocampista azzurro ha analizzato la gara, continuando poi: “Io sono stato dentro una squadra vincente e ho anche peccato di continuità. Credo che sia importante stare bene insieme e, al di là del vincere, conta la voglia di lavorare. Ognuno vuole stare con l’altro, siamo uniti e questo è molto importante. Poi le partite fanno l’esperienza, ma la base deve essere lavorare insieme”.