Uno degli argomenti più discussi quando si parla di Poker è il bankroll. Su questo aspetto puoi trovare molte opinioni differenti e sembra non ci sia una risposta definitiva. Ecco qualche consiglio per quanto riguarda il Cash Game.
Cosa è il bankroll
Il bankroll può essere definito come la quantità di denaro che decidi di dedicare al Poker e viene spesso misurato in numero di buy-ins.
Da un punto di vista concettuale, questa cifra non è poi così diversa da un investimento che potresti ad esempio fare nel mercato azionario.
La differenza è che in questo caso stai investendo su te stesso piuttosto che su un’azienda, nella speranza che grazie alla qualità delle tue decisioni al tavolo l’investimento cresca sul lungo periodo piuttosto che diminuire.
Il bankroll, a causa della varianza, può essere soggetto a fluttuazioni e per questo motivo dovresti cercare di lasciarti abbastanza margine di manovra da attutire eventuali downswings.
Come un’azienda non può lavorare senza capitale, così un giocatore non può sedersi al tavolo senza bankroll. Se vuoi giocare con una certa assiduità, questo è quindi uno degli strumenti più importanti a tua disposizione.
A seconda della tua attitudine al rischio puoi quindi decidere di usare due diversi approcci: uno aggressivo e l’altro conservativo.
Quando usare un approccio aggressivo
Un approccio di bankroll aggressivo consiste nel dedicare al Poker un numero di buy-in piuttosto limitato, in modo da potere scalare in fretta i livelli ma allo stesso tempo correre un maggior numero di rischi.
Nel Cash Game, parliamo in genere di approccio aggressivo quando si utilizzano meno di 40 buy-ins massimi per il limite in questione.
Una strategia di questo tipo è consigliabile per chi non deve fare affidamento su un eventuale profitto al tavolo e vuole piuttosto provare il brivido di una scalata veloce.
Se non puoi permetterti di rischiare il tuo bankroll e perderlo significherebbe restare per diverso tempo lontano dal tavolo, è probabile che questo approccio non faccia a caso tuo.
Anche un giocatore abile può rimanere scottato da una strategia di questo tipo per mera sfortuna, pertanto valuta questa opzione solo se ritieni di avere un mindset molto solido.
Quando usare un approccio conservativo
L’apporccio conservativo è forse il più comune tra i giocatori professionisti, in quanto è quello che comporta meno rischi ed è più incentrato sul lungo periodo.
Di solito si parla di bankroll conservativo quando questo supera i 70 buy-ins massimi per un certo limite, ma questo valore può anche essere molto più alto.
L’unico difetto di un approccio così cauto riguarda il tempo necessario per scalare i livelli, che può in questo modo aumentare in modo esponenziale.
Si tratta di comunque di un prezzo accettabile se vuoi iniziare un progetto solido mirato al lungo periodo o se non hai la possibilità di ricaricare il conto gioco in caso di varianza negativa.
Proteggere il bankroll con gli Stop Loss
A prescindere che tu decida di partire con una strategia di bankroll aggressiva oppure passiva, è molto importante porti dei cosiddetti Stop Loss.
Lo Stop Loss è una certa cifra che dovresti tenere ben fissa in mente, persa la quale dovresti scendere di limite per ricostruire in modo sicuro il bankroll.
Non puoi infatti sapere quando un downswing finirà e se aspetti troppo tempo prima di correre ai ripari potrebbe volerci molto tempo per tornare allo stake originale.
Lo Stop Loss ideale è diverso da persona a persona, ma dovrebbe in genere essere sempre proporzionale all’entità del bankroll. Se utilizzi un approccio molto aggressivo, anche soltanto 4 o 5 stack possono rappresentare uno Stop Loss ragionevole.
Pertanto, come in tante altre questioni, quando si parla di bankroll la risposta è del tutto soggettiva. Solo tu conosci i tuoi limiti ed obbiettivi, cerca quindi di essere flessibile in base alle tue esigenze ed evita di porti le regole dettate da qualcun altro.