Il 22 novembre alle 20 il Mondiale della Francia campione in carica prenderà il via nel match d’esordio contro l’Australia. Le Bleus sono i favoriti del gruppo D, che condividono, oltre che con gli oceaniani, anche con Danimarca e Tunisia. Un girone che potrebbe riservare delle insidie, a partire proprio dalla squadra di Hjulmand, che nell’ultima Nations League ha battuto sia all’andata che al ritorno Mbappé e compagni.
La rosa dei convocati
- PORTIERI: Areola (West Ham), Lloris (Tottenham), Mandanda (Rennes)
- DIFENSORI: L. Hernandez (Bayern Monaco), T. Hernandez (Milan), Kimpembè (Psg), Konatè (Liverpool), Koundè (Barcellona), Pavard (Bayern Monaco), Saliba (Arsenal), Upamecano (Bayern Monaco), Varane (Manchester United)
- CENTROCAMPISTI: Camavinga (Real Madrid), Fofana (Monaco), Guendouzi (Marsiglia), Rabiot (Juventus), Tchouameni (Real Madrid), Veretout (Marsiglia)
- ATTACCANTI: Benzema (Real Madrid), Coman (Bayern Monaco), Dembele (Barcellona), Giroud (Milan), Griezmann (Atletico Madrid), Mbappé (Psg), Nkunku (Lipsia)
I punti di forza
La Francia potrà fare affidamento su una delle rose più complete della competizione. Uno dei punti fermi di Dechamps rimane il portiere, con Hugo Lloris che sarà ancora capitano, lo stesso che nell’estate del 2018 a Mosca ha alzato la Coppa del Mondo. Intanto il reparto difensivo potrebbe essersi arricchito ulteriormente in questi anni con l’aggiunta di Theo Hernandez, Konaté, Koundé e Upamecano al posto di Mendy, Umtiti, Sidibé e Rami. Sono stati invece confermati Lucas Hernandez, Kimpembè, Pavard e Varane, delle garanzie per il proprio ct. Al contrario della difesa, il centrocampo potrebbe essersi indebolito in questa edizione, gli sfortunati forfait di Pogba e Kanté hanno spinto Dechamps a puntare su Veretout e Camavinga. Tra i volti nuovi rientrano anche Tchouameni, Fofana, Guendouzi e Rabiot, nessuno del vecchio gruppo è stato confermato. In attacco invece c’è poco da temere, oltre agli eroi di Russia 2018 quali Mbappé, Giroud, Griezmann e Dembele, ci saranno anche Coman, Nkunku e soprattutto il Pallone d’Oro Karim Benzema.
Ambizioni e aspettative sul torneo
Da campione uscente la Francia non può che essere tra le favorite per la vittoria finale. Un successo porterebbe la squadra di Dechamps ancora più in alto nella storia del calcio, facendola diventare una delle poche elette a vincere i Mondiali per due edizioni consecutive, cosa che l’ultima volta è riuscita al Brasile di Pelé tra il 1958 e il ’62. Un successo che per Dechamps avrebbe ancor più significato, perché lo accosterebbe a Vittorio Pozzo, ad oggi l’unico allenatore a vincere due volte la competizione più importante del mondo. Un traguardo che potrebbe significare tanto anche per i singoli giocatori, dagli esordienti che ci terranno a fare bene, ai veterani come il capitano Lloris, probabilmente all’ultima esperienza con la sua nazionale. Le stelle come Benzema e Mbappé, per ragioni differenti, punteranno a dimostrare di meritare il Pallone d’Oro.