Processo plusvalenze: ecco cosa rischiano Juventus, Napoli e tutte le altre squadre

caso plusvalenze: per la figc non esiste metodo di valutazione del valore di un giocatore

Tutto pronto per il via alla prima udienza del processo sportivo alle plusvalenze. La data è stata fissata per il 12 aprile e vedrà coinvolti undici club di Serie A, B e C, tra i quali Juventus e Napoli. Il calendario delle udienze vede occupate le date del 14 e il 15, aprile in videoconferenza. Dal deferimento alla data delle udienze sono passati solo tre giorni, un’accelerata che ha come obiettivo quello di arrivare con dei risultati importanti per il secondo grado entro la fine del campionato.

Sono diverse le società interessate da questo processo, esattamente undici, tra queste Empoli, Genoa, Juve, Napoli e Samp in Serie A, Pisa e Parma in B, Pescara e Pro Vercelli in C, più Novara e Chievo.
Tutte queste società sono state deferite “per avere contabilizzato nelle relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti dai principi contabili”.

Ma cosa rischiano le società di serie A? Di base, come società, rischiano al massimo una ammenda, mentre i dirigenti potrebbero arrivare a rischiare un squalifica. Per le due di Serie B, invece, le sanzioni potranno essere più gravi, infatti si va dalla penalizzazione alla retrocessione o esclusione al campionato.