«Vorrei affrontare le speculazioni sui media negli ultimi giorni in relazione alla mia proprietà del Chelsea. Ho sempre preso le decisioni tenendo a cuore l’interesse del club. Nella situazione attuale, quindi, ho preso la decisione di vendere il club, poiché ritengo che ciò sia nel migliore interesse del club, dei tifosi, dei dipendenti, nonché degli sponsor e dei partner del club».
Con questo comunicato di Roman Abramovich, diffuso dallo stesso club londinese, il Chelsea è ufficialmente in vendita. Le note vicende che stanno tenendo in apprensione il mondo con la guerra in Ucraina ha portato a questa decisione da parte dell’oligarca russo che ha poi precisato: «La vendita del club non sarà accelerata ma seguirà il giusto processo. Non chiederò alcun prestito da rimborsare. Per me non si tratta mai di affari né di soldi, ma di pura passione. Inoltre, ho incaricato il mio team di creare una fondazione di beneficenza in cui verranno donati tutti i proventi netti della vendita. La fondazione sarà a beneficio di tutte le vittime della guerra in Ucraina. Ciò include la fornitura di fondi essenziali per i bisogni urgenti e immediati delle vittime, nonché il sostegno al lavoro di recupero a lungo termine».
Adesso, quindi, bisognerà capire cosa accadrà ad un club che negli ultimi anni, grazie proprio agli investimenti di Abramovich aveva vinto praticamente tutto in Inghilterra e in Europa.