Nazionale, spunta l’ipotesi Joa Pedro mentre Balotelli tenta di sedurre Mancini

Joao Pedro

Lo scialbo 0-0 contro l’Irlanda del Nord e il successivo mancato accesso diretto ai mondiali 2022, pesano come un macigno in casa Italia. L’ultima prestazione degli azzurri, lontana anni luce da quelle che hanno fatto entusiasmare un intero Paese durante gli Europei, ha nuovamente messo in evidenza il problema in attacco. Con l’infortunio di Immobile, peraltro poco brillante in nazionale, il commissario tecnico Roberto Mancini ha dovuto fare i conti con i limiti di un reparto avanzato troppo leggero che neanche con l’ingresso della prima punta Belotti è riuscito ad incidere.

E se non si fa gol non si può certo sperare che arrivi qualcosa di buono. Ecco perché la mancata prolificità sotto porta è una criticità assolutamente da risolvere in vista dei play-off in programma a marzo. L’Italia, testa di serie, conoscerà quale nazionale si troverà davanti grazie al sorteggio del prossimo 26 novembre. Le idee per risollevare l’attacco sono tante, ma alcune saltano subito all’attenzione. Tra queste c’è senz’altro quella legata al bomber e capitano del Cagliari Joa Pedro. Di nascita brasiliana, l’attaccante ha ottenuto la cittadinanza italiana nel 2017 e potrebbe essere convocato dal commissario tecnico Mancini. Non sarebbe il primo oriundo a vestire la maglia azzurra viste le presenze di Jorginho, Toloi e Emerson Palmieri.

Ma non finisce qui. Nel toto-nomi circola con insistenza anche quello legato ad un possibile, quanto clamoroso ritorno. Mario Balotelli si è infatti proposto a Mancini, suo allenatore ai tempi delle esperienze con Inter e Manchester City, per essere convocato per i play-off di marzo e contribuire alla corsa verso Qatar 2022. Una vera e propria candidatura dell’attaccante attualmente impegnato in Turchia con la maglia dell’Adana Demirspor con cui finora ha segnato 5 gol. “Mi sento bene – ha detto Balotelli come riporta Gazzetta.it- e sto bene dopo gli ultimi due anni e mezzo, mi sento pronto per tornare in Nazionale. Sarebbe un sogno. Partirei a piedi dalla Turchia adesso se sapessi di essere tra i convocati azzurri a marzo. Io e Mancini abbiamo un rapporto aperto e ottimo, lui mi ha detto quello che vuole da me affinché io possa tornare in Nazionale. E io lo farò”.