Nazionale, Roberto Mancini: la conferenza del ct dallo stage azzurro

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Pausa del campionato che coincide con il raduno della Nazionale. C’è grande curiosità attorno al gruppo azzurro convocato da Roberto Mancini. Il commissario tecnico ha stupito tifosi ed addetti ai lavori con chiamate particolari: dal ritorno di Balotelli all’esordio di tanti giovani prospetti. Uno stage che sarà importante in vista degli spareggi per accedere alla fase a gironi del prossimo mondiale in Qatar. Queste le parole del tecnico in conferenza stampa.

Balotelli torna in Nazionale, che significato ha?
“Prima di partire volevo ringraziare i club che ci hanno dato la possibilità di avere i ragazzi qui, non era una data FIFA e quindi grazie per la disponibilità. E’ uno stage giusto visti gli ultimi mesi, dobbiamo valutare tante situazioni e quella di Mario rientra tra queste”.

Quanto pesa questo stage? Su cosa lavorerà in questi giorni?
“Sono due allenamenti, oggi e domani e poi la partitina venerdì mattina. Proveremo un po’ di situazioni tattiche differenti, sono due giorni non tanti… Proveremo cose un po’ differenti, forse è giusto anche valutare chi non veniva chiamato da tempo tipo Balotelli o altri. Questo stage può essere una buona cosa”.

Preoccupato per la decisione di Insigne?
“Non so cosa farà Lorenzo. Noi abbiamo le gare di marzo e lui è ancora qui, non vedo problemi. E nemmeno per quelle di giugno. Poi ci sarà una finestra a settembre e poi eventualmente i Mondiali. Parlarne adesso mi sembra presto”.

C’è pressione su di voi?
“Non oggi, magari una settimana prima delle gare ma questo mi sembra anche abbastanza normale”.

Quanto cambia l’assenza di Spinazzola?
“L’avremmo voluto volentieri, ma anche per lui i tempi si sono allungati e sarà difficile”.

Zaniolo può fare la seconda punta?
“Per me è una grande mezz’ala d’attacco, continuo a pensare questo. Poi ha il fisico e la conclusione per giocare in attacco: vanno valutate tante cose, come mezz’ala d’attacco ci dà la possibilità di essere più forti nella fase offensiva”.

La difesa a tre può essere possibile con Berardi e Bernardeschi in avanti?
“Ci sono giocatori che giocano con moduli diversi nei propri club, conoscono i sistemi di gioco e non avrebbero problemi a cambiare. Dobbiamo trovare la soluzione migliore perché la prima gara, quella più importante, sarà con pochi spazi. Non credo che i ragazzi da questo punto di vista i ragazzi avranno problemi”.

Perché non si parla della possibilità di posticipare la giornata di campionato precedente agli spareggi?
“E’ chiaro che ci fossero 3-4 giorni in più sarebbe meglio, altrimenti i calciatori arriverebbero sempre tra domenica e lunedì e poi il giovedì giochiamo”.

Joao Pedro, cosa ne pensi?
“Io lo conosco per averlo visto giocare, è in Italia da tanti anni. Ha delle qualità tecniche importanti, è un giocatore bravo e se è qui ci può stare”.

Per Luiz Felipe vale lo stesso ragionamento fatto con Joao Pedro? Perché giocherete a Palermo?
“Luiz Felipe mi piace sia qui, riteniamo sia un grande difensore e può avere un grande futuro nella nazionale italiana. Palermo? Sono state valutate tante situazioni, abbiamo cercato uno stadio dove potesse esserci entusiasmo e lì l’abbiamo sempre trovato. Il campo oggi è in buone condizioni, a marzo potrà essere in ottime”.

Potrebbero cambiare le gerarchie in attacco?
“Io non credo il modulo sia molto importante, vanno fatte valutazioni diverse su una squadra. Sono ragazzi che hanno giocato diversi moduli e sono importanti altri aspetti quando si giocano gare così importanti. Sul centravanti, dobbiamo essere pronti a tutto: tra ottobre e e novembre ci siamo trovati con tanti infortunati, spero di averli tutti a disposizione. Solo questo. Se li abbiamo tutti a disposizione sono abbastanza tranquillo”.