Proseguono le sedute di allenamento a Coverciano con il nuovo Ct Luciano Spalletti, impegnato a impartire i nuovi dettami tecnico-tattici agli azzurri.
In sala stampa è intervenuto Manuel Locatelli, tornato in Nazionale dopo quasi un anno.
«”È stato un anno difficile per me con la Nazionale, per questo sono molto felice di essere qui – ha detto il centrocampista della Juventus -. Quando non si viene chiamati, credo che il primo esame di coscienza debba farselo il diretto interessato, e dunque me lo sono fatto. Con Mancini avevamo idee diverse, qualcosa si era incrinato, è andata così. Lui va comunque ringraziato, perché vincendo l’Europeo abbiamo fatto la storia. Poi le cose andate così, e basta. Adesso c’è un altro futuro davanti. Dobbiamo vivere il cambiamento in positivo e c’è tutta la sua carriera a parlare per Spalletti».
Le differenze con il passato?
«Ci sono differenze di gioco rispetto a Mancini. Si vede già l’impronta di Spalletti, ci ha mostrato molti video. Il regista? È uno dei ruoli più determinanti, mi rende importante: devi mantenere gli equilibri della squadra, hai molte responsabilità e a me piace toccare tanti palloni per entrare in partita. Non so bene ancora bene cosa mi chiederà Spalletti, ma so che nella Juve sto cambiando il mio modo di giocare, al di là modulo. Mi sto specializzando nel fare il play davanti alla difesa e sono felice del cambiamento, anche se devo fare ancora un passo, cioè essere più pronto sulle seconde palle, arrivare più alla conclusione».