Nazionale Italiana: le parole di Gattuso in vista dei prossimi impegni

Nazionale Italiana

Conferenza stampa, a Coverciano, del Commissario tecnico della Nazionale italiana, Gennaro Gattuso, alla vigilia del doppio impegno degli azzurri contro Estonia e Israele, valevole per le qualificazioni ai prossimi Mondiali.

«Le scelte sono state fatte perché la prima partita giocheremo in un modo e la seconda in un altro – ha esordito Gattuso -. Dispiace per i giocatori infortunati, ma chi è arrivato ci darà una mano. Devo dire che ho trovato i giocatori molto meglio adesso che un mese fa. Siamo molto contenti. In questo momento devo mettere da parte il mio ego e mettere i ragazzi nelle condizioni migliori. Sceglieremo il modulo migliore per mettere i giocatori al posto giusto».

Il punto sulle convocazioni: «Anor e Tresoldi? Li ho visti bene, parliamo da tempo di questi giocatori che possono vestire la maglia azzurra. Ne abbiamo parlato con il presidente Gravina e Buffon. Sono giocatori importanti, vediamo se si può fare qualcosa. Chiesa? Ho una linea con tutti i giocatori, ci parlo tanto, li stresso tanto. Li ringrazio perché passo da rompiscatole. Con Fede ho parlato, sa cosa penso di lui, rispetto però cosa dice un giocatore. Non si sente al 100% ed ha delle piccole problematiche da migliorare».

In vista della gara di sabato con l’Estonia. «Dobbiamo pensare a fare il nostro. Il messaggio è lavorare con grande concentrazione e non farsi prendere da tutto quello che viene da fuori, dove non si respira una bella aria. Poi vedremo se dovremo fare i play off. Adesso pensiamo alla partita con l’Estonia, ci sarà da battagliare».

Poi, martedì, ci sarà Israele. «Dobbiamo annusare il pericolo, questo è l’aspetto che dobbiamo migliorare più di tutti gli altri. Andremo a Udine e sappiamo che ci sarà pochissima gente: lo capisco, capisco la preoccupazione. Sappiamo che dobbiamo giocarla altrimenti perdiamo 3-0. Dispiace vedere ciò che sta succedendo, fa male al cuore, ma non possiamo dire che l’ambiente è sereno. Avremmo preferito un clima come quello vissuto a Bergamo un mese fa».