Secondo allenamento per la Nazionale Italiana, al lavoro nel centro di Coverciano per preparare al meglio le due gare di Nations League contro il Belgio (giovedì) e contro Israele (lunedì).
Dopo la conferenza stampa d’apertura del Commissario Tecnico, Luciano Spalletti, oggi è toccato ai due giovano Daniel Maldini e Niccolò Pisilli intervenire davanti a microfoni e taccuini per raccontare le emozioni della prima volta in azzurro.
“Sono molto orgoglioso – ha detto Maldini, sessantuno anni dopo nonno Cesare e a oltre 22 anni di distanza dall’ultima delle 126 presenze in azzurro di papà Paolo – in passato sono stato contattato dal Venezuela, ma ho preferito aspettare il momento giusto per essere qui. Credo ne sia valsa la pena. La mia famiglia mi è sempre stata vicina, abbiamo parlato però poco di questa convocazione. Mi fa un bell’effetto vedere qui le foto di mio padre e mio nonno, ma penso al ritiro e vivo giornata dopo giornata. Le parole del mister nei miei confronti mi fanno molto piacere. Ha assolutamente ragione, devo cercare di restare in partita il più possibile. Spero di far vedere buone cose in allenamento».
Pisilli, figlio di una promesse del tennis italiano, al contrario del padre, ha preferito il pallone alla racchetta. «Ci tengo a ringraziare De Rossi, Mourinho e Juric – ha detto il centrocampista in forza alla Roma -. Sono qui perché mi hanno dato fiducia facendomi giocare. Anche fare le esperienze con le Under mi è sicuramente servito. Il mio obiettivo è migliorarmi giorno dopo giorno. Metterò tutto me stesso per dimostrare di poter stare qui. È un onore, un punto di partenza ma anche una grande soddisfazione. Stare qui in mezzo a tutti questi campioni è qualcosa di bellissimo, cercherò di imparare da tutti loro. Giocare un Mondiale è il sogno più grande che ogni bambino può avere quando inizia giocare a calcio, me lo auguro con tutto me stesso».