Nations League, Italia-Israele 4-1: il day after

Nazionale-italiana

Dieci punti in quattro partite, al comando nel gruppo 2 di Nations League e ancora imbattuta. Questa l’Italia che ha iniziato un nuovo percorso dopo un cammino all’ultimo Europeo disastroso. L’aver mantenuto la fiducia in Luciano Spalletti sta dando, al momento, i suoi frutti. C’è uno spirito diverso in casa azzurri con tanta voglia di vincere, entusiasmo ed un gioco decisamente diverso. E’ iniziato un cammino su altre basi, chiudendo di fatto con il passato e su quanto ereditato dalla gestione Mancini. Al commissario tecnico, adesso, dovrà essere dato tempo e gli strumenti giusti per costruire la rosa che dovrà necessariamente essere protagonista ai prossimi mondiali. Nel frattempo il day after di Italia-Israele regala sorrisi e conferme. Non tanto per il 4-1 finale ma per quanto visto in campo che conferma le belle sensazioni avute già nel mese di settembre.

Questo gruppo, infatti, può solo crescere attorno ai suoi leader. Ci sono tanti giovani in rampa di lancio e, al netto degli infortuni, non mancano le alternative. Va ribadito come, solo dall’Atalanta, non siano a disposizione due grandi giocatori come Scamacca e Scalvini che in questa nazionale puntano a rimanere in pianta stabile. La gara di Udine, però, ha piacevolmente sorpreso anche su altri calciatori. In primo luogo per quanto riguarda il profilo di Giovanni Di Lorenzo. Accusato di essere il “preferito” di Spalletti, il capitano del Napoli ha finalmente giocato un grande match senza errori e sbavature. Non è scontato per un calciatore che ha sempre fatto il terzino di spinta, adattarsi fin da subito da braccetto in una difesa a tre. Ieri è tornato ad essere decisivo in zona goal come aveva sempre abituato, siglando una doppietta fondamentale. Poi c’è il fattore Frattesi che, in nazionale, si trasforma nell’uomo più decisivo di tutti. Il gioco di Spalletti lo esalta e lui mantiene una percentuale realizzativa da vero bomber navigato. Per il resto ci sono altri due calciatori che stanno diventando imprescindibili.

In attacco Mateo Retegui è la certezza. L’ex Genoa sta confermando il suo grandissimo stato di forma tra Atalanta e maglia azzurra. In assenza di Scamacca, è lui il punto di riferimento assoluto con altri compagni che si alternano a supportarlo da Kean a Raspadori. Quest’ultimo sta dimostrando di poter essere un elemento chiave in ottica azzurra nonostante a Napoli stia giocando davvero poco. Poi merita una menzione particolare Sandro Tonali. Al netto di tutta la vicenda extracalcistica che lo ha riguardato, l’ex centrocampista del Milan è un fattore perché le sue sono caratteristiche uniche che nessun altro centrocampista italiano ha al momento. La data di ieri, però, è diventata storica per il nostro calcio anche per un motivo ben preciso. L’esordio di Daniel Maldini ha sancito quanto questa famiglia abbia scritto la storia di questo sport. La terza generazione che indossa l’azzurro con il giovane trequartista che sta crescendo sempre di più, stagione dopo stagione. Adesso basta un punto per accedere al tabellone dei quarti di finale di Nations League. Questi risultati, però, hanno anche una valenza doppia perché ci permetteranno, molto probabilmente, di accedere alla prima fascia nei sorteggi per il mondiale 2026. Un obiettivo certamente non da poco.