L’Italia di Luciano Spalletti, capolista nel Gruppo 2 della Lega A di Nations League, ieri ha frenato la sua corsa dopo le due vittorie consecutive ottenute a settembre. Allo Stadio Olimpico di Roma, contro il Belgio di Domenico Tedesco, gli azzurri hanno dovuto accontentarsi di un pareggio per 2-2, reso amaro dalla consapevolezza di avere sprecato il doppio vantaggio iniziale firmato Cambiaso e Retegui. In classifica la nazionale allenata dal Commissario Tecnico Spalletti guida il proprio gruppo con un punto di vantaggio sulla Francia vicecampione del mondo. I transalpini hanno portato a casa tre punti battendo nettamente Israele sul neutro di Budapest, recuperando in tal modo due lunghezze sugli italiani.
Dopo la partita di Roma la delegazione azzurra è tornata a Coverciano, dove proseguirà la preparazione in vista del match contro Israele in programma a Udine lunedì sera. Dal quartier generale azzurro la novità di giornata è la convocazione dell’atalantino Nicolò Zaniolo, chiamato per supplire alla squalifica di Lorenzo Pellegrini, espulso nel match contro il Belgio. Per l’ex romanista Zaniolo si tratta di un ritorno in nazionale dopo sette mesi dalla tournée negli Stati Uniti.
L’allenamento odierno a Coverciano si è svolto nel pomeriggio ed ha contemplato anche una partitella con i ragazzi dell’Under 18 dell’Empoli. Tra i giovanissimi atleti nelle file empolesi anche il figlio di una leggenda azzurra, ovvero Tobias Del Piero, primogenito del campione del mondo 2006 Alex Del Piero, presente ad assistere all’allenamento.
Nel frattempo, il ministro dello sport Andrea Abodi è intervenuto in merito al match contro Israele in programma lunedì, che arriva proprio in concomitanza con il clima di tensione tra i governi dei due paesi per la crisi in Libano. “La partita tra Italia e Israele deve essere un’occasione distensiva. Come deve esserlo il calcio in particolare che deve essere più un momento di confronto che di scontro nel quale anche le istituzioni devono trovarsi tutti dalla stessa parte. Aver dato segnali distensivi e aver capito la difficoltà del momento stemperando le tensioni senza alimentarle dimostra che, seppur con un po’ di ritardo, anche l’amministrazione comunale di Udine – ha spiegato Abodi – si è predisposta a questo spirito che assume ulteriore significato per la drammaticità di queste ore”.