Una finalina con il peso di una finale. Questa è Italia–Belgio, match che domenica 9 ottobre metterà in palio il terzo e il quarto posto in Nations League. Una gara fondamentale soprattutto per il ranking Uefa e in ottica sorteggio dei prossimi mondiali previsti nel 2022 in Qatar. Lo sa bene il commissario tecnico Roberto Mancini che alla vigilia del match in programma alle 15 allo Juventus Stadium, carica l’ambiente come solo lui sa fare.
“La partita di domenica con il Belgio è fondamentale – ha detto Mancini a Sportmediaset – dobbiamo rimanere nelle prime sette del ranking per i sorteggi dei mondiali. Con la Spagna l’atteggiamento non è stato sbagliato. Ovviamente ci dispiace dopo 37 partite con risultati utili ma prima o poi sarebbe accaduto”. Mancini si è poi soffermato sull’eventualità di chiamare in Nazionale giovani di bella speranze che si stanno mettendo in mostra in campionato. “Tante volte avremmo voluto chiamare giocatori molto più giovani però sappiamo che c’è anche l’Under 21 che deve qualificarsi nel proprio girone quindi a volte a malincuore lasciamo dei giocatori giovani. Certo solo portarli, inserirli nel gruppo, e far conoscere i giocatori con più esperienza non può che far migliorare ma questo a volte non è possibile con partite che si accavallano come in questi giorni. Vedremo ma ci sarà occasione sicuro. Avere avuto un anno in più per preparare l’Europeo ha permesso ai giocatori, specie a quelli più giovani, di giocare di più con le proprie squadre. E, dunque, di migliorare. Locatelli ne è l’esempio”.
Poi la chicca finale che apre scenari inediti e inaspettati a proposito di convocazioni. “Mario Balotelli ha 31 anni, quindi dipende da lui. Le porte sono aperte a tutti e nessuno è mai stato dimenticato, valutiamo tutte le posizioni che possono fare bene per la squadra”.