Nations League, Inghilterra-Italia 0-0: le dichiarazioni post partita

Nazionale Italiana

Terzo risultato utile consecutivo per la nuova nazionale di Roberto Mancini. Nel rematch della finale dell’Europeo, l’Italia strappa un punto prezioso in Inghilterra per 0-0. Gli azzurri così salgono a quota 5 punti al primo posto del raggruppamento in attesa delle sfide di ritorno. Di seguito le dichiarazioni principali nel post partita.

Roberto Mancini:” Abbiamo avuto occasioni clamorose, ma non le abbiamo sfruttate. Comunque nel complesso siamo stati bravi. Non era semplice, Dobbiamo migliorare molto soprattutto quando attacchiamo: nel primo tempo abbiamo avuto tre occasioni che non dovevamo sbagliare”.

Linguaggio comune del gioco?
“Sì. Noi dobbiamo migliorare molto, quando attacchiamo dobbiamo far gol. Nel primo tempo abbiamo avuto tre occasioni che non dobbiamo sbagliare. Però dobbiamo migliorare”.

Gesto di disappunto di troppo anche per questo?
“A volte sbagliavamo qualche passaggio in uscita ma ci stanno, fa parte del percorso di crescita”.

Gatti?
Era un po’ teso prima della partita poi si è un po’ rilassato. Ma anche Esposito ha fatto bene. Anche quando è entrato Gnonto ha dato vivacità ma hanno fatto tutti bene”.

Federico Gatti:” Quando entro in campo non guardo in faccia nessuno, giocavo cosi in promozione ora lo faccio in nazionale. Comunque è stata un’emozione stupenda. Bisogna restare sempre concentrati. Abbiamo avuto delle occasioni importanti, poi non abbiamo preso gol. Vivo per questo genere di partite”.

Chi l’ha messo più in difficoltà? Kane o Abraham?
Un po’ tutti, sono giocatori fortissimi, ho cercato di fare il massimo“.

Federico Dimarco:” Sono contento della prestazione. Penso che abbiamo fatto una grande gara contro un avversario difficile. Dobbiamo continuare su questa strada perchè abbiamo tanto da dimostrare”.

Il ct non ha nascosto amarezza per le tante occasioni non sfruttate.
Abbiamo avuto tante occasioni, di cui due/tre clamorose. L’importante però è che non l’abbiamo subito”.

Centrocampista aggiunto con l’Inter e inizi a farlo ora anche con la nazionale.
“Tutto è iniziato da quando ero a Verona perchè entravo dentro al campo come chiedeva il mister. L’ho sviluppato anche all’Inter. Mi piace perchè tocco più palloni e posso avere più giocate anche in avanti”.

Il tuo feeling con Mancini.
Quando il mister mi fece esordire avevo 17 anni. Lo devo ringraziare perchè è stato il primo a lanciarmi nel calcio dei grandi. Io ho sempre pensato a lavorare su me stesso e ora l’ho trovato in nazionale”.

Sapete anche soffrire da squadra.
“E’ anche una mentalità italiana soffrire, stare tutti dietro compatti e ripartire. Oggi però abbiamo giocato bene”.