Davvero inaspettata ma che riporta entusiasmo e voglia di lottare e crederci. L’Italia inizia il suo nuovo percorso in Nations League con una vittoria davvero spettacolare, pesante e dal peso specifico non indifferente. Non tanto per i tre punti nel girone ma per la nuova carica che viene data a tutto l’ambiente azzurro. L’amarezza di Euro 2024 è difficile da smaltire così come le polemiche relative alla conferma di Luciano Spalletti da parte di Gravina. Adesso, però, l’ex tecnico del Napoli sembra aver capito dagli errori ed ha deciso di inaugurare un percorso nuovo sia dal punto di vista tattico che degli uomini. Le grandi novità, infatti, sono arrivate dalle convocazioni ma anche dal 352 varato per sfruttare a pieno le potenzialità di questo gruppo.
Certamente questa Italia è lontana parente di quella vincente di Mancini a Londra. Lo è negli uomini, nel modulo e nel modo di giocare. Ma, allo stato attuale, questa variante tecnico – tattica appare la strada giusta da seguire e, probabilmente, avrebbe dato maggiori garanzie anche nella competizione in terra tedesca estiva. Poi c’è anche l’aspetto ambientale con gli azzurri vogliosi di riprendersi l’affetto dei propri tifosi. Serviva una scossa ed è arrivata nella serata inaspettata. Battuta la Francia, al “Parco dei Principi” e con un risultato di 1-3 senza storia assolutamente. L’Italia è tornata a mettere in campo le sue caratteristiche storiche: grande fase difensiva, tanta grinta e cuore, cinismo di fronte alla porta. Eppure le cose erano iniziate nel peggiore dei modi: errore clamoroso di Di Lorenzo e vantaggio transalpino dopo appena quattordici secondi con Barcola. Uno di quei episodi che segna una partita e ti può abbattere fin da subito.
Al contrario l’Italia ha rialzato la testa, ha reagiato ed ha messo le cose in chiaro già nella prima frazione. Il pareggio di Dimarco è un’autentica perla, dimostrando quanto l’esterno dell’Inter sia un giocatore diverso se sfruttato a tutto campo e non come terzino nella difesa a quattro. Il blocco Inter risponde presente anche con Bastoni in difesa e con Frattesi a centrocampo davvero scatenato. L’ex Sassuolo colpisce una traversa e, nel secondo tempo, trova l’1-2 con un perfetto inserimento grazie al lavoro sporco di un Retegui sempre più importante anche in assenza di Scamacca. Nel finale c’è gloria anche per Raspadori che, fino ad ora, ha avuto un inizio davvero difficile a Napoli. Ottimo anche l’apporto della panchina con Buongiorno e Udogie, autore di un assist. Insomma la strada intrapresa è quella giusta. Adesso servirà continuità e la prova del nova arriverà tra pochi giorni contro Israele. Un altro match da non fallire assolutamente.