Nations League, day after Olanda-Italia: Locatelli sugli scudi, Mancini più che soddisfatto

Locatelli in azione

Serviva una risposta ed è arrivata. L’Italia vista ieri alla Johann Cruijff Arena di Amasterdan ha regalato novanta minuti di puro spettacolo. Gli undici schierati da Mancini sembravano elementi di un meccanismo perfetto, capaci di prevalere sugli avversari in ogni zona del campo. L’unica nota stonata è data da un nuovo infortunio al ginocchio per Zaniolo: per lui altra rottura del crociato anteriore.

Il commissario tecnico azzurro Roberto Mancini ha commentato così l’ottima prova dei suoi: “Alla fine loro giocavano solo palle lunghe ed eravamo un po’ stanchi, ma avremmo meritato di segnare almeno un altro gol. Sono soddisfatto per la mentalità e per la prestazione. I ragazzi sono stati straordinari. Abbiamo chiamato Locatelli perché pensiamo sia un grande giocatore e che possa migliorare. È un palleggiatore, ha fisico, ha tutto. Non si vincono undici partite di seguito se non si ha un buon sistema di gioco. Se vinci significa che hai qualcosa”.

Poi la parola è passata a Manuel Locatelli, tra i migliori in campo, nonostante fosse l’esordio con la Nazionale maggiore: “È l’esordio dei sogni. Penso sia il momento più bello della mia carriera, dedico questo momento alla mia famiglia e alla mia ragazza. C’è da cavalcare questo trend, per togliermi altre soddisfazioni. Quando giochi con giocatori di talento è più facile, Chiellini e Bonucci mi hanno aiutato tanto. Ho subito delusioni enormi, anche per colpa mia. Ora è una rinascita, voglio godermi questo momento con la testa sulle spalle”.

Infine, ai microfoni è intervenuto il capitano Chiellini, al ritorno in azzurro dopo oltre un anno: “Abbiamo preparato bene la partita, siamo un gruppo che ha fatto due anni di grande livello. Dopo tanti mesi e un’estate strana non era facile ricominciare. Oggi abbiamo vinto giocando da grande squadra, e probabilmente meritavamo qualche gol in più, e alla fine siamo stati bravi anche a difenderci, perché delle volte devi saperti rimboccare le maniche. Mi mancava giocare in campo grande, perché gli allenamenti li fai sempre in campo ridotto. Le distanze e la tensione della partita mi mancavano, ma sono felice di essere tornato a giocare. Era destino che giocassi in un appuntamento così importante, per questo mi è venuto da sorridere dopo l’equivoco di martedì. Siamo in testa al girone credo con merito, e vogliamo continuare questo percorso nei prossimi mesi”.