Nations League, Belgio: alla scoperta dell’avversario dell’Italia

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Una gara che ha poco valore e rappresenta la migliore tra gli sconfitti. La finale per il 3/4 posto rappresenta sempre una delle gare che nessuna squadra vorrebbe giocare. Pesa enormemente l’eliminazione ad un passo dalla finale vera e propria. Italia e Belgio si affronteranno domenica per decidere chi salirà sul terzo gradino del podio nella seconda edizione della Nations League. Ma che avversario si ritroverà di fronte l’Italia? In realtà non ci sono tanti misteri visto che sia la Spagna che la nazionale belga sono state le vittime degli azzurri durante il percorso europeo. Tuttavia è bene rispolverare le qualità ed i punti deboli di una delle selezioni più forti al mondo.

Il giorno dopo la vittoria ai quarti dii finale si sottolineò la differenza di ranking tra Belgio ed Italia. Lukaku e compagni sono arrivati in vetta alla classifica a suon di risultati e vittorie. Tuttavia, a questo gruppo, si rimprovera di non aver mai fatto il vero salto di qualità portando a casa un trofeo. Il prossimo mondiale, quindi, diventa l’ultima chiamata per un progetto tecnico che nei prossimi due anni terminerà per diversi motivi, in primo luogo anche anagrafici per alcuni elementi. Eppure prima della sconfitta agli europei contro l’Italia, il Belgio non perdeva una gara dall’ottobre 2020 dopo il 2-1 in casa dell’Inghilterra proprio in Nations League. La sfida dell’Allianz Stadium a Torino, poi, ha messo in luce non solo la forza disarmante della Francia ma anche la tenuta mentale scarsa di una squadra capace di farsi rimontare in una gara praticamente chiusa e dominata.

Analizzando la formazione iniziale, il 343 è il giusto connubio tra qualità e forza fisica. La linea difensiva davanti a Courtois, è sempre stata fisica ma poco tecnica e veloce con Alderwaireld e Vertonghen che rappresentano il glorioso passato. Sulle fasce c’è tanta qualità e velocità specialmente con Carrasco e con l’ex atalantino Castagne mentre in mezzo al campo Witsel e Tielemans gestiscono il gioco. Il fiore all’occhiello, però, è sicuramente il tridente pesante offensivo con Lukaku al centro e la classe di Hazard e soprattutto De Bruyne. Il calciatore del City è la stella assoluta insieme al bomber del Chelsea. Hazrd, invece, prosegue nella sua parabola discendente che sembra non avere una svolta da quando ha iniziato la sua esperienza al Real Madrid. In assenza dell’infortunato Mertens, dalla panchina partono diversi calciatori di valore dal fratello di Hazard, a Trossard passando per Batshuayi e Saelemaekers. L’obiettivo, quindi, resta quello di disputare un grande mondiale nel 2022.