A poche gare dal termine del campionato mondiale 2021 di MotoGp, Valentino Rossi ha raccontato ai microfoni di Dazn Spagna le sensazioni che sta provando a ridosso del ritiro. “Sono entrato in paranoia pensando a Valencia – ha confessato il pilota della Yamaha – Penso di non essere preparato per il momento in cui smetterò di essere un pilota di MotoGP”. Quello dell’annuncio dell’imminente addio ha rappresentato uno dei momenti più toccanti della storia recente dello sport mondiale: “Quando ho annunciato il mio ritiro, in Austria, non sono stato particolarmente condizionato dalle mie parole. Però adesso è diverso, ho realizzato che la mia vita sta per cambiare. Sono quindici anni che si parla del mio ritiro, ma non mi ero mai preoccupato della cosa. L’addio non sarà facile, ma penso che possa comunque essere un bel momento, nonostante tutto”.
L’ultima corsa sarà proprio in Spagna, terra dove il Dottore ha trionfato più volte in carriera, ma anche dove è spesso caduto e dove sono nati alcuni dei suoi principali rivali sulla pista, come Lorenzo e Marquez: “Ho lottato contro tanti e forti piloti spagnoli e i tifosi iberici sono sempre molto energici nel supportare i loro beniamini. Ciononostante, in Spagna mi hanno sempre trattato benissimo. Proprio per questo voglio ringraziarli, mi hanno fatto sentire a casa ogni volta che andavo a correre lì, nonostante fossi un avversario”.
Anche per il numero 46, dunque, è giunto il tempo dei bilanci e delle scelte fatte nel corso della sua lunga carriera, cominciata nel 1996 con l’Aprilia nella classe 125 e in procinto di concludersi in sella alla sua Yamaha: “Nel 2003 fui un folle a lasciare Honda per Yamaha, perché all’epoca sembrava che lasciare la mia vecchia scuderia significasse chiamarsi fuori dalla lotta per il Mondiale. Però avevo anche tanta fiducia in me stesso. Di sicuro, non mi sarei mai aspettato di vincere con Yamaha già alla prima gara. La possibilità di approdare in Formula 1 con la Ferrari? C’era, però scelsi di non coglierla. Mi dissi che volevo correre in MotoGP il più a lungo possibile, senza avere rimpianti una volta finito tutto”.