Mondiali U20: il percorso dell’Italia

mondiali u20: il percorso dell'italia

Un finale amaro per l’Italia U20, che ha concluso il proprio cammino ai Mondiali di categoria con la sconfitta di misura contro l’Uruguay nell’ultimo atto del torneo. Un goal di Rodriguez a pochi minuti dal novantesimo ha impedito agli azzurrini di salire sul tetto del mondo e fregiarsi di un titolo prestigioso, ma resta il grande percorso compiuto nel torneo, arrivando fino in fondo per la prima volta nella loro storia.

Il cammino dell’Italia

La squadra di Carmine Nunziata aveva dato il via alla propria avventura in terra argentina in modo convincente, superando il Brasile per 3 a 2 al debutto della fase a gironi. In quel frangente si era subito messo in evidenza il talento cristallino di Cesare Casadei, autore di una doppietta. Il classe 2003 di proprietà del Chelsea troverà continuità negli impegni successivi, guadagnandosi con merito il Pallone d’Oro della competizione e il titolo di capocannoniere grazie ai 7 timbri messi a segno. La sconfitta inflitta dalla Nigeria nella seconda partita viene immediatamente digerita dall’Italia, che reagisce prontamente battendo in modo netto la Repubblica Domenicana. Un successo che vale il secondo posto nel Gruppo D alle spalle dei verdeoro.

Gli azzurrini acquisiscono la fiducia e la consapevolezza necessarie per affrontare al meglio la seconda parte della kermesse internazionale. Agli ottavi è l’Inghilterra, una delle maggiori indiziate ad alzare la coppa, a farne le spese, cadendo per 2 a 1, poi si arrende anche la Colombia alla determinazione di Baldanzi e compagni, capaci di centrare l’accesso alla semifinale grazie a una prova d’applausi contro i Cafeteros. Al penultimo turno, l’Italia ci arriva di slancio e anche la Corea del Sud è costretta ad alzare bandiera bianca dopo che Pafundi estrae dal cilindro un capolavoro da calcio piazzato. Alla fine, i ragazzi italiani combattono anche nella finalissima, ma cedono negli ultimi minuti alla Celeste, mettendosi così al collo la medaglia d’argento.

Questo torneo è stata l’occasione per mostrare le qualità di alcuni dei prospetti più interessanti del nostro calcio. Il commissario tecnico della nazionale maggiore Roberto Mancini avrà seguito attentamente e di certo ha preso appunti. Oltre ai giocatori di movimento come Baldanzi e Casadei tra gli altri, si è distinto anche il portiere Sebastiano Desplanches, premiato con il Guanto d’Oro.