Il calcio è pronto a ripartire. La Bundesliga scenderà di nuovo in campo in questo weekend, mentre altri campionati, come Premier League e Serie A, sono ancora in attesa di capire se, come e quando ci saranno le condizioni per una ripresa dei tornei in piena sicurezza. Nel frattempo la Uefa ha voluto fare delle precisazioni circa alcune dichiarazioni del presidente Ceferin di qualche giorno fa, smentendo qualsiasi richiamo a eventuali turni preliminari per accedere a Champions League ed Europa League per chi non ha concluso (o non dovesse concludere) la stagione.
Questo il comunicato ufficiale del massimo organo calcistico europeo: “Per quanto riguarda il modo in cui sono state riportate alcune dichiarazioni in un’intervista a Bein Sports, la UEFA desidera chiarire che il presidente Ceferin ha affermato che i club delle leghe che sono state annullate in questa stagione dovrebbero essere ancora pronti a giocare i turni di qualificazione per la prossima stagione secondo la lista di accesso corrente. Non ha menzionato né accennato a nessuna modifica all’elenco di accesso alle competizioni UEFA per club”.
Inoltre lo stesso numero uno dell’istituzione ci ha tenuto a ribadire il proprio punto di vista parlando al Corriere dello Sport: “Nessuno vuole il marchio di irresponsabile. Gli organizzatori delle competizioni nazionali si stanno dotando di protocolli di sicurezza molto seri che dovranno essere applicati con rigore. Il rischio zero non esiste a nessun livello e in nessun ambiente lavorativo. Ci stiamo tutti attrezzando per proteggerci. Ho molta stima dei calciatori della Serie A e dei dirigenti italiani e non credo ad alcun tentativo di boicottaggio. Assoluta priorità alla salute pubblica, ma come tutti gli altri settori anche noi abbiamo il dovere di ripartire rispettando gli impegni che ci siamo assunti. Le competizioni nazionali e quelle europee sono fisiologicamente collegate e noi vogliamo in Europa club che abbiano vinto i campionati e le coppe nazionali, qualificandosi sulla base dei risultati. È l’essenza dello sport, non solo del calcio”.
Infine ha espresso il proprio parere anche sulla gestione della situazione d’emergenza e sulle gare a porte chiuse: “Rispetto le decisioni delle autorità scientifiche, hanno la grande responsabilità di difendere la salute delle persone. Quel che succede in caso di positività dei calciatori è il passaggio fondamentale per la continuità delle competizioni. Io non ho alcuna competenza in materia, ma vedo che in alcuni Paesi, come la Germania, le soluzioni adottate sono più mirate e funzionali al prosieguo dell’attività, non alla sua improvvisa interruzione Temo che per un certo periodo non sarà possibile far entrare il pubblico negli stadi. Spero che si tratti di una parentesi non troppo lunga, dopodiché rivedremo finalmente gli impianti pieni di appassionati entusiasti. Lo vogliamo tutti. Io per primo”.