Doveva essere una passerella per Giorgio Chiellini ma anche l’occasione di lanciare un segnale dopo la clamorosa debacle contro la Macedonia del Nord. Invece la notte di Wembley si è trasformata in un vero e proprio incubo. La nazionale italiana è stata spazzata via dall’Argentina sotto tutti i punti di vista: tecnico, della grinta, della voglia e della personalità. Un risultato finale di 3-0 che non fotografa a pieno il match: gli azzurri meritavano un passivo ben più pesante. Ci ha pensato Donnarumma ad evitare diversi goal sulle fantastiche giocate di Messi e Di Maria. I due sono stati i migliori in campo con la Juventus interessata alle prodezze del Fideo. Per l’Italia, invece, un’altra notte da dimenticare con il nuovo percorso annunciato da Roberto Mancini che dovrà iniziare quanto prima.
Primo tempo: l’Argentina parte bene con il suo 433 più equilibrato rispetto al 4231 indicato in partenza alla vigilia. Al 5′ si accende Messi che parte in azione personale e viene steso al limite dell’area. CI prova su calcio di punizione ma la barriera devia. La risposta dell’Italia al 12′ con Raspadori che riceve al limite e calcia ma Martinez blocca a terra. Cinque minuti dopo l’Italia costruisce una ghiotta occasione: Bonucci pesca Bernardeschi alle spalle della difesa argentina, l’attaccante mette in mezzo ma Belotti viene anticipato proprio prima del tap in vincente. Buon momento per gli azzurri che ci provano anche con Belotti di testa ma Martinez blocca. L’Argentina soffre e al 22′ concede una punizione dal limite con giallo per Otamendi: sul tiro dal limite Raspadori colpisce la barriera. Al 28′ è, però, l’Argentina a passare: Messi resiste a Di Lorenzo, penetra in area di rigore e serve un pallone d’oro a Lautaro Martinez che deve solo appoggiare in porta. L’Italia reagisce con la botta dalla distanza di Barella che Martinez devia in angolo. Al 39′ rischia tantissimo Bonucci che viene ammonito per una gomitata su Messi. A fine prima frazione, l’Argentina raddoppia: Lautaro scappa a Bonucci ed imbuca per Di Maria che con un tocco sotto supera Donnarumma.
Secondo tempo: mister Macini decide di cambiare tutto. Fuori Chiellini, Belotti e Bernardeschi per Lazzari, Scamacca e Lcoatelli. Il ritorno in campo, però, coincide con l’assenza totale dell’Italia. Al 56′ errore clamoroso di Bonucci che appoggia male su Donnarumma e il portiere salva sulla linea un clamoroso autogoal. All’ora di gioco sinistro spettacolare di Di Maria e miracolo di Donnarumma con la mano di richiamo. Dall’angolo seguente parabola per lo stesso Di Maria che ci prova al volo ma ancora il portiere del PSG risponde con i pugni. Al 63′ torna in campo con la nazionale Spinazzola e l’Argentina si divora il tris: pallone perfetto in mezzo e Lo Celso manda clamorosamente a lato a porta vuota. Passano due minuti e prosegue il tiro a segno degli argentini: questa volta Messi tenta il sinistro ma viene respinto da Donnarumma. Ancora il portiere azzurro protagonista, poco dopo, volando sul sinistro a giro di Messi. L’Italia si innervosisce e fioccano i gialli a Barella e Di Lorenzo. L’Argentina dà fondo alla panchina con l’ingresso del gioiellino Alvarez e di Dybala. Nei quattro minuti di recupero, proprio la Joya trova il tris che suggella il successo finale.