Juventus, Pirlo si presenta: “Voglio un calcio propositivo e di sacrificio. Sono qui per vincere”

Pirlo durante il primo allenamento

Dopo le prime sedute di allenamento in vista della prossima, imminente stagione, il nuovo tecnico bianconero Andrea Pirlo si è presentato ufficialmente all’ambiente. Solo cinque anni fa il Maestro abbandonava le vesti di giocatore della Juventus per chiudere la carriera in MLS e oggi si trova a rivestire un nuovo ruolo.

Queste le sue prime parole:

Voglio portare un po’ di entusiasmo, quel che è mancato nell’ultimo periodo. Voglio proporre un calcio propositivo, con padronanza del gioco come ho detto ieri ai ragazzi. A loro ho detto due cose: la prima è che bisogna sempre avere il pallone, la seconda è che va recuperato velocemente. Sono le prime due cose di tattica che ho detto e in cui credo. Sono le cose più importanti a livello mentale da far entrare alla squadra”.

Se cerca un nuovo Pirlo:

“Abbiamo tanti bravi, non con le mie caratteristiche, andranno sfruttati i campioni per quello che sono”.

Su Arthur:

“L’ho visto e ammirato nel Barcellona, è un centrocampista di costruzione che può ricoprire più ruoli, da regista, a mezzala, da centrocampista a due. Ha qualità e sarà utile durante la stagione”.

Se ha avuto qualche titubanza nella decisione:

“Non ho avuto neanche il tempo di pensare al passaggio dall’Under 23 alla prima squadra, è stato tutto molto veloce. Mi hanno chiesto se fossi convinto, mi sono buttato a capo fitto e non ho pensato ad altro. Sono convinto di essere al posto giusto al momento giusto”.

Sui moduli:

“Possiamo giocare a quattro o a tre, difendendoci a quattro e impostando a tre. Ho voglia di gente che abbia voglia di attaccare e di riconquistare il pallone quando non ce l’ha. Deve venire naturale in partita: tenere palla e aver voglia di recuperarla velocemente. I ragazzi lo sanno, hanno le caratteristiche per farlo, il modello potrà variare di gara in gara”.

Su Ronaldo:

“Ci siamo sentiti prima di iniziare, per dargli gli orari degli allenamenti. Ci ho parlato sul campo, di presente, passato ma molto da persone normali. Avremo tempo di entrare negli aspetti tecnico tattici”.

Su Dybala:

“Non è mai stato sul mercato, siete voi che mettere queste voci in giro. Per me è importante come gli altri, appena rientrerà, farà parte del progetto”.

Sull’Inter:

Partiamo tutte a zero, i punti vanno conquistati. Veniamo da un anno difficile, sono saltati i piani come preparazione, partite, servirà programmare bene come fare, le partite da giocare, la preparazione, ma ci sono persone adatte e ci stiamo preparando per far sì che vada tutto bene”.

Sulle sensazioni provate nel vestire un nuovo abito:

Mi sono sentito subito a mio agio, l’ho detto subito ai ragazzi. Fino a qualche tempo fa ero dalla loro parte, è stato strano per loro vedermi così ma io mi sentivo bene. Conosco tante persone all’esterno della squadra che avevano lavorato con me, mi ha fatto sentire bene”.

Sulla coppia Ronaldo-Dybala:

“Non sono a disposizione tutti i ragazzi, stiamo facendo lavori a gruppetti, a breve ci metteremo in campo e prepareremo qualcosa. I giocatori di qualità possono giocare sempre insieme, basta che ci siano sacrificio e abnegazione. Più giocatori di qualità ci sono, più chances di vincere ci sono ma sempre all’interno di una struttura di squadra. Sacrificio e voglia di lavorare per la squadra vanno a prescindere da tutto“.

Su come riportare entusiasmo:

L’entusiasmo va portato giorno per giorno, parlando coi giocatori, rendendoli partecipi negli allenamenti, facendo entrare loro in testa il nostro nuovo modo di giocare. La cosa più importante da fare ora, in questo breve periodo, è parlare e far capire ai ragazzi cosa vogliamo effettivamente. Sarà lavoro sul campo ma tanto di rapporti umani”.

Sugli obiettivi e sulle richieste di mercato:

Gli obiettivi della Juventus sono quelli di vincere. Non è facile ma siamo qui per quello. Sono l’allenatore, è normale che voglia un certo tipo di giocatori. Non vi dirò gli obiettivi ma ho in testa un certo tipo di giocatori da cercare di prendere”.