Una prova, l’ennesima, da grandissimo giocatore. Giorgio Chiellini ha dimostrato di essere ancora decisivo nonostante i 37 anni ed una condizione fisica piena di acciacchi. La Juventus ha retto contro l’Inter andando vicino alla vittoria sino a dieci minuti dalla fine della finale. Solo dopo la sua sostituzione si è notato un vuoto difficile da colmare e che la Juventus dovrà operare in sede di calciomercato. La stagione si chiuderà senza titoli: Chiellini dirà addio senza qualificazione mondiale e senza ultimi titoli in bianconero. Ciò non cancellerà la sua splendida carriera in maglia azzurra e juventina: adesso il grande interrogativo. Chiellini lascerà il calcio o continuerà? E’ presto per dirlo, ma nelle prossime settimane tutto sarà più chiaro. Nel frattempo davvero significativa la sua intervista al termine della gara contro l’Inter. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.
“Dispiace lasciare con una stagione senza vittorie dopo dieci anni. Lunedì festeggerò e saluterò il mio Juventus Stadium contro la Lazio, poi se sto bene faccio qualche scampoletto a Firenze per tenermi in forma per la Nazionale, ma cedo lo scettro ai giovani e spero di aver lasciato qualcosa. Sono felice di aver lasciato a livello così alto, da tanti anni dicevo di non voler finire arrancando: oggi finché ce l’ho fatta penso di aver dimostrato di esserci ancora. Tra poco sarò il più grande tifoso della Juve”.
“Penso di aver dato tanto a questa squadra e che sia il momento giusto per lasciare questa Juve. C’è bisogno di nuove energie, freschezza e nuove persone che si prendano le giuste responsabilità: penso di aver dato qualcosa a tanti ragazzi e spero che nei prossimi anni possano portare avanti i valori della storia di questo club”. Il futuro? “Saluto la Juventus di sicuro, nelle prossime settimane valuterò con le mie due famiglie, la Juve e quella a casa, il percorso da affrontare. Sicuramente lascio la Juve e il 1° giugno la Nazionale, poi valuterò il da farsi”.
Un ultimo pensiero l’ha dedicato a questa stagione così difficile per la Juventus:” È chiaro che qualcosa non è andato, c’è stato un percorso di miglioramento ma onestamente siamo ancora lontani dalla squadra più forte e gli scontri diretti lo hanno dimostrato. Bisogna fare un’analisi più ampia: dobbiamo migliorare ma non solo negli scontri diretti, piuttosto nella continuità, nella voglia e nel carattere. Manca quel qualcosa che è stato parte della Juve per tanti anni, questa consapevolezza deve dare l’energia giusta per la ripartenza. Credo che il mister sia la persona giusta per trasmettere questo dna, il prossimo anno questa squadra non può accettare di chiudere ancora senza titoli. Quando le cose vanno male non è facile tirare fuori la squadra dai guai da solo: negli anni del settimo posto sembravo un pulcino bagnato anche io. Adesso tocca ai ragazzi continuare: io tutto quello che potevo fare l’ho fatto”.