Nel penultimo appuntamento della fase di qualificazione ai prossimi campionati europei, l’Italia non ha fallito contro la Macedonia del Nord. Allo stadio Olimpico, la squadra guidata da Luciano Spalletti ha strappato il bottino pieno, agganciando così l’Ucraina al secondo posto in classifica del Gruppo C a quota 13 punti. Ora per miglior differenza reti, gli azzurri volerebbero alla fase finale di Germania 2024 e basterebbe un pareggio per ottenere l’aritmetica.
Nel day after della sfida ai macedoni – fuori dalla corsa per partecipare alla rassegna continentale già prima della discesa in campo – le sensazioni a Coverciano sono positive. L’approccio alla gara è stato quello che il nuovo commissario tecnico aveva chiesto. Aggressivi e cinici. E così Barella e compagni hanno fatto. La doppietta firmata da Federico Chiesa ha rappresentato la nota più lieta della serata, visto che l’esterno bianconero, a causa dell’infortunio rimediato nella scorsa stagione, da tempo non era protagonista in Nazionale. Poi c’è stato il ritorno al goal di Darmian, Raspadori ed El Shaarawy, tre frecce valide nell’arco dell’allenatore toscano, che hanno reso ininfluente l’errore dal dischetto di Jorginho.
L’Italia è subito tornata al lavoro sul campo principale del proprio quartier generale, in preparazione all’ultimo atto di questo torneo preliminare. Lunedì sera, sul campo neutro di Leverkusen, c’è l’Ucraina e non è necessario raccogliere l’intera posta per centrare l’obiettivo. Tuttavia, gli uomini di Spalletti dovranno cercare la vittoria per non correre rischi che potrebbero costare caro.
