Continua la preparazione degli Azzurri di Luciano Spalletti in vista della prima importante sfida di qualificazione ai Mondiali del 2026 contro la Norvegia. La Nazionale Italiana sarà di scena a Oslo venerdì 6 giugno, affrontando la formazione più temibile del Gruppo I, una squadra che può contare sull’apporto di gol e carisma del “killer” Erling Haaland.
Gli azzurri stanno continuando la loro preparazione a Coverciano per affrontare al meglio una gara che, pur essendo solo la prima, sembra già decisiva per le sorti del percorso di qualificazione. Nel frattempo in giornata è intervenuto in conferenza stampa il capitano del Napoli, fresco campione d’Italia, Giovanni Di Lorenzo.
L’IMPORTANZA DELLA QUALIFICAZIONE
In conferenza stampa il difensore partenopeo ha sottolineato l’importanza della sfida di Oslo e della conquista della qualificazione dopo i due Mondiali saltati nel 2018 e nel 2022: “Il mister ci ha ricordato del valore di questa partita, ma non serviva. Incontriamo la più forte delle avversarie. La qualificazione passa anche e soprattutto da questa partita a Oslo. Dovremo difendere da squadra contro Haaland, Sorloth e Odegaard. L’obiettivo è tenere il pallone il più possibile grazie alla nostra qualità in mezzo al campo, così da limitare le loro caratteristiche ed evidenziare le nostre. Mia ultima possibilità di partecipare a un Mondiale? Io voglio giocarlo, voglio farlo. Mi manca come competizione, vale per me e per altri miei compagni. Il mister ci ha detto che tanti bimbi di dieci anni non hanno ancora visto l’Italia in un Mondiale e queste frasi ci hanno toccato. L’Italia non può mancare il Mondiale per tre volte di fila, sarebbe incredibile”.
I DUE SCUDETTI
Sulle sue condizioni fisiche Di Lorenzo ha aggiunto: “Ho un problemino che mi porto dietro da un mesetto, oggi penso di fare ancora qualcosa a parte ma per venerdì sarò a disposizione”. Il capitano del Napoli si è poi soffermato anche sui due scudetti vinti negli ultimi due anni: “Due grandi vittorie, emozioni diverse tra loro. Lì si attendeva l’aritmetica per festeggiare, stavolta abbiamo vinto di un punto. Questo è stato lo scudetto della fatica e della sofferenza. Del non mollare mai. Forse questo più bello. Per sempre di noi, dentro i napoletani, vedere tutta quella gente durante la parata è stato davvero bellissimo. Conte? Non ho mai avuto dubbi sulla sua permanenza. Sono contento sia rimasto per dare continuità al lavoro fatto quest’anno”.
