Dopo una mattinata turbolenta, culminata con la conferenza di Luciano Spalletti, che ha annunciato il suo esonero dalla fine della prossima gara, l’Italia si prepara ad affrontare la Moldavia per le qualificazioni ai Mondiali del 2026 a Reggio Emilia.
Il ct conferma la fiducia al 3-5-1-1. In porta ci sarà Donnarumma, ormai leader indiscusso tra i pali. Davanti a lui spazio a una difesa a tre con Di Lorenzo sul centrodestra, Ranieri al centro e Bastoni a sinistra. Una linea giovane ma ben strutturata, che dovrà far valere la propria qualità nell’impostazione e tenere alta la concentrazione contro eventuali ripartenze moldave.
Il cuore del gioco passerà dal centrocampo: Frattesi, Tonali e Ricci formano un trio tecnico ma aggressivo, capace di palleggiare e di rompere le linee avversarie. Sugli esterni, ballottaggio tra Cambiaso e Zappacosta a destra e tra Dimarco e Udogie a sinistra: molto dipenderà dall’approccio offensivo che Spalletti vorrà imprimere fin dai primi minuti.
Davanti, Raspadori agirà da raccordo tra le linee, alle spalle della punta centrale Retegui. L’attaccante dell’Atalanta è reduce da un buon momento di forma in campionato e sarà chiamato a concretizzare le occasioni che verranno create dal centrocampo. Possibilità anche per Lucca, che in allenamento è stato provato anche accanto a Retegui, quindi non è da escludere una soluzione a due punte in corso d’opera.
La Moldavia si presenta con un classico 4-2-3-1 compatto e ordinato. Nicolaescu sarà il terminale offensivo, supportato da Postolachi e Caimacov, con Reabciuk – uno dei nomi più noti della rosa – pronto a spingere dalla fascia sinistra. Non hanno nulla da perdere e giocheranno con la leggerezza di chi cerca l’impresa.
Una vittoria azzurra è fondamentale per riscattare il 3-0 contro la Norvegia e dare fiducia a un ambiente scosso da un forte terremoto nelle ultime ore.
