Inghilterra-Italia, la conferenza di Spalletti

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Il commissario tecnico della nazionale italiana Luciano Spalletti ha parlato alla vigilia della delicatissima trasferta in terra inglese contro l’Inghiterra soffermandosi sulla possibilità di poter fare un risultato importante per il proseguo della corsa alla qualificazione ai prossimi Europei. Durante la conferenza si è fatto più volte riferimento alla finale giocata e vinta, ma sempre con l’attenzione mirata al presente e alle diversità di situazione, rosa e condizione mentale.

Sorpresa Scamacca?: “Noi abbiamo fatto di tutto per avere delle risposte importanti, non c’è qualcosa di preciso se non giocare un calcio libero, un calcio fatto di fluidità e personalità, un calcio moderno come va fatto ora. Sì, questa può essere anche la partita di Scamacca”.

Si può prendere spunto dalla finale vinta contro gli inglesi? Quella finale, come tutti ciò che amano il calcio ero lì a vederla, quella è stata una storia unica per chi l’ha vissuta e meritarla. Sarebbe ingiusto fare dei paragoni, rimarrà unica. Vogliamo ispirarci a ciò che è successo in quella gara lì e magari farla diventare questa la nostra storia, facciamo sì che diventi la nostra identità. Faremo di tutto. Vogliamo andare al confronto con la realtà, non ci siamo riempiti la testa di pensieri spaventosi. La realtà ci dirà di che livello siamo”.

Sul modulo. “Loro sono bravi a variare, da 4-2-3-1 a 4-3-3… Il segreto per ottenere un grande risultato non è mai una cosa sola, ma la somma delle cose che ti sei preparato. Oggi con Gravina ci si confrontava sul mettere a disposizione delle cose per restare in contatto anche durante la macro-sosta che c’è tra novembre e marzo, contatti di campo non solo telefonici. Non siamo venuti qui a giocare il calcio che ci capita, ma la partita che vogliamo”.