Resterà nella storia la vittoria della Liga numero 34 per il Real Madrid. Non può che essere altrimenti visto il rollino di marcia con cui i blancos sono andati dritti al trionfo permesso da una vera e propria trasformazione nella ripresa del campionato dopo il lockdown. Dieci vittorie consecutive hanno rigenerato il Real e creato i presupposti per il sorpasso di uno smarrito Barcelona. E la giornata di ieri è stata l’esatta fotocopia della stagione con gli uomini di Zidane liquidano senza troppi affanni la pratica Villarreal mentre Messi e compagni cadono a sorpresa sotto i colpi dell’Osasuna. I blaugrana si scioglie e getta la spugna consentendo ai rivali di chiudere il torneo nel migliore dei modi.
Tra gli elementi chiave che hanno permesso al Real di vincere la Liga c’è senza ombra di dubbio una ritrovata solidità difensiva. Sono solo 22 i gol subiti con 19 gare concluse con la porta violata. Il merito è anche di Zidane, perfetta guida tecnica e carismatica, capace di cambiare in corsa le sue strategie e passare dal 4-3-3 al 4-4-2 che all’occorrenza si trasformava in 4-5-1.
Se Benzema è stato l’autentico trascinatore, sua la doppietta nell’incontro decisivo con il Villareal, la confidenza con il gol non è mancata negli altri componenti. Sono infatti 21 i calciatori ad essere andati in rete almeno una volta nel corso della stagione, numeri importanti che non fanno per nulla rimpiangere l’addio di Cristiano Ronaldo. Adesso per il Real tocca concentrarsi sull’altro obiettivo stagionale: la Champions League. C’è da superare il Manchester City nel ritorno degli ottavi di finale dopo il ko subito all’andata. Ma sulle ali dell’entusiasmo gli spagnoli possono superare qualsiasi impresa.