Max Verstappen ha conquistato il suo quarto successo consecutivo a Suzuka, segnando un’impresa storica nell’ultima gara in Giappone con il motore marcato Honda della Red Bull. L’olandese ha celebrato questa tappa in modo spettacolare, riuscendo a centrare un poker da annali, diventando l’unico pilota a riuscire in questa impresa. Partito dalla pole position, guadagnata con maestria durante le qualifiche, Verstappen ha completato l’opera con una gara in cui, nonostante una macchina inferiore rispetto alle rivali, è riuscito a mantenere saldamente il controllo, tenendo a distanza una McLaren particolarmente aggressiva.
Il duello più acceso della giornata è stato quello per il secondo posto, vinto da Lando Norris su Oscar Piastri, con l’australiano che sembrava avere un passo superiore. Se solo avesse avuto più libertà in pista, probabilmente avrebbe messo maggiore pressione su Verstappen. Il momento di maggiore tensione è stato, forse, quello dello sfiorato contatto tra Norris e Verstappen all’uscita della corsia dei box, con il pilota della McLaren che ha accusato l’olandese di averlo spinto fuori. Tuttavia, dopo un’analisi, è emerso che non c’era stato alcun contatto e che Verstappen aveva pieno diritto di posizione. La manovra di Norris, infatti, non è stata giudicata irregolare.
Verstappen si conferma il quarto vincitore diverso in quattro gare, incluso il trionfo nella Sprint di Cina, in un campionato che si sta rivelando estremamente combattuto. La Ferrari, tuttavia, non sembra ancora riuscire a entrare veramente nel vivo della lotta. Dietro ai protagonisti di testa, Charles Leclerc ha concluso la gara al quarto posto, partendo da quella posizione e mantenendola, ma con un distacco di 16 secondi da Verstappen e 14 dalle McLaren, segno che il gap, pur ridotto, è ancora consistente.
Lewis Hamilton, l’unico tra i primi dieci a migliorare la sua posizione rispetto alla griglia di partenza, ha chiuso settimo, migliorando rispetto all’ottavo posto in griglia. L’inglese ha fatto un sorpasso decisivo al sesto giro su Hadjar della Racing Bulls, sfruttando una strategia diversa rispetto agli altri, partendo con gomma dura e finendo con quella morbida. Nonostante ciò, Hamilton non è ancora riuscito a tornare ai livelli di competitività sperati all’inizio della stagione.
ORDINE D’ARRIVO
1. Max Verstappen (Red Bull)
2. Lando Norris (McLaren)
3. Oscar Piastri (McLaren)
4. Charles Leclerc (Ferrari)
5. George Russell (Mercedes)
6. Kimi Antonelli (Mercedes)
7. Lewis Hamilton (Ferrari)
8. Isack Hadjar (Racing Bulls)
9. Alexander Albon (Williams)
10. Oliver Bearman (Haas)
11. Fernando Alonso (Aston Martin)
12. Yuki Tsunoda (Red Bull)
13. Pierre Gasly (Alpine)
14. Carlos Sainz (Williams)
15. Jack Doohan (Alpine)
16. Nico Hulkenberg (Sauber)
17. Liam Lawson (Racing Bulls)
18. Esteban Ocon (Haas)
19. Gabriel Bortoleto (Sauber)
20. Lance Stroll (Aston Martin)
CLASSIFICA PILOTI
1. Lando Norris (McLaren) 62
2. Max Verstappen (Red Bull) 61
3. Oscar Piastri (McLaren) 49
4. George Russell (Mercedes) 45
5. Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) 30
6. Charles Leclerc (Ferrari) 20
7. Alexander Albon (Williams) 18
8. Lewis Hamilton (Ferrari) 15
9. Esteban Ocon (Haas) 10
10. Lance Stroll (Aston Martin) 10
CLASSIFICA COSTRUTTORI
1. McLaren 111
2. Mercedes 75
3. Red Bull 61
4. Ferrari 35
5. Williams 19
6. Haas 15
7. Aston Martin 10
8. Racing Bulls 7
9. Stake F1 6
10. Alpine 0.