Una grandissima impresa affiancata ad una delusione terribile. Le due facce della stessa medaglia nell’ultimo weekend di luglio di Formula 1. Domenica ungherese indigesta per la Ferrari e di assoluta festa per la Red Bull. Dopo una qualifica che aveva messo le rosse davanti a tutti per la vittoria finale, alla fine trionfa il solito Max Verstappen che compie la rimonta perfetta. Dalla decima posizione taglia il traguardo per primo grazie alle sue qualità e ad una strategia perfetta del suo team. Nonostante un testacoda, chiude la gara con ampio margine sugli avversari. A completare il podio ci sono le Mercedes che, qualche mese fa, sembrava tagliate fuori da tutto ed invece con tanto lavoro al momento sono davanti anche alle rosse.
Infine la delusione, come detto, della Ferrari che sbaglia completamente tutto dai pit stop fino alla strategia generale. Adesso c’è un mese per riflettere ed interrogarsi sulla quantità di errori commessi. Partiranno i processi a fine stagione, ma adesso c’è da fare un grande mea culpa anche per i tanti tifosi lasciati con l’amaro in bocca. Sainz e Leclerc compiono la solita grande gara ma chiudono rispettivamente al quarto e sesto posto. Oltre ai ritardi nei vari pit stop, specialmente con lo spagnolo, il team in rosso sbaglia completamente la strategia e la scelta delle gomme. Montare la “bianca” sulla monoposto di Leclerc, poi, lo ha condannato ad arrivare lontanissimo dal podio. In un weekend che poteva rappresentare la svolta, si chiudono definitivamente le speranze mondiali.
Adesso guardando le classifiche bisogna stare attenti anche a clamorosi ribaltoni contro gli altri avversari. Max Verstappen blinda il suo secondo titolo mondiale consecutivo salendo a 258 punti. Mentre il monegasco rimane a 178 osservando quella differenza di 80 lunghezze che, in pista, ha dimostrato di non meritare. Adesso, come detto, si va in vacanza e il campionato riprenderà il 28 di agosto. Tanto tempo per lavorare ma anche l’occasione per immaginare il futuro prossimo. Una Ferrari così competitiva tecnicamente non può sciogliersi come neve al sole nei momenti chiave delle gare. Si prospettano grandi cambiamenti in vista.