La settimana di pausa è volata via e l’attesa cresce sempre di più. Dopo le prime due tappe della stagione, il mondiale 2022 di Formula 1 fa intravedere potenzialità quasi dimenticate negli ultimi anni. Dopo il dominio Mercedes e di Hamilton, spazzato via dalla vittoria di Verstappen lo scorso anno, in questa stagione è tornata alla ribalta la Ferrari lasciando tutti di stucco grazie alle potenzialità della monoposto, dalle qualità della coppia Leclerc-Sainz e dalla competitività. Ancora è presto per lanciarsi in pronostici ma sembra un campionato destinato alla sfida diretta tra il cavallino rampante e la Red Bull. In questo senso, nel prossimo weekend, si tornerà in pista in Australia. Un circuito che è cambiato ed è stato rinnovato nel percorso con delle modifiche che lo rendono più veloce e spettacolare.
Il tracciato di Melbourne ha sempre caratterizzato le prime fasi di ogni mondiale entrando nello storico immaginario collettivo nonostante non sia tra le piste più amate. Questo è un gradito ritorno dal momento che il lockdown australiano aveva imposto lo stop alle gare a causa del Covid. C’è grande entusiasmo, quindi, per il ritorno della Formula 1 sul circuito dell’Albert Park, in pieno centro cittadino. Come detto in precedenza, sono state apportate delle modifiche e dei correttivi che valorizzeranno la potenza dei motori e la media dei tempi con un guadagno stimato di circa 5”. In particolare non sono stati allungati i rettilinei bensi modificate alcune curve che adesso si affronteranno alla massima potenza, tra cui una nella zona del Drs.
I primi dati li avremo con le prove del venerdì e, man mano, i tempi miglioreranno come di consueto. Essendo una pista cittadina, infatti, ci vorranno delle ore per rendere l’asfalto adatto alle gomme di Formula 1 aumentandone il grip. Secondo i dati ufficiali, è un circuito molto veloce in cui i freni non saranno messi a dura prova eccessivamente. Tuttavia saranno presenti delle staccate molto dure come sarà nel nuovo circuito di Miami. Per fare un esempio pratico, la curva 3 sarà affrontata a 301 chilometri orari in entrata mentre in uscita sarà poco sopra i 100. Un dato oggettivo che fotografa perfettamente quei cambiamenti di velocità improvvisi.