Europa League, Lazio-Porto: le parole di Maurizio Sarri

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Obiettivo rimonta. Questo lo spirito che deve animare la Lazio in vista del ritorno di Europa League contro il Porto di domani. All’andata sprecata una grande occasione dopo il vantaggio di tacco di Zaccagni. I portoghesi si sono imposti per 2-1 ma anche la nuova regola che annulla il valore dei “goal in trasferta” rende ancora più difficile questo ritorno. Maurizio Sarri ha presentato la sfida nella consueta conferenza della vigilia. Queste le sue dichiarazioni principali.

Sul Porto:
“È una squadra forte, che sarebbe competitiva anche nel campionato italiano. Non è un caso che stia facendo benissimo nel proprio campionato. La partita d’andata ci ha dimostrato che sarà difficile, però ci ha detto anche che non sarà impossibile. La prima attenzione deve essere sulla fase difensiva: se non siamo lucidi e andiamo all’assalto del Porto, comprometteremo la partita. Abbiamo le qualità per risolverla in qualsiasi momento, senza innervosirsi dal passare dei minuti”.

Penserà al Napoli quando farà la formazione per il Porto?
“No, andremo dritti su domani e venerdì mattina penseremo al Napoli. Non mi piace fare calcoli, anche perché poi ci sono imprevisti, infortuni e squalifiche”.

Come sta Acerbi?
“È stato fermo per 45 giorni e non può essere al massimo dell’efficienza, per questo si allena sempre da solo dopo la seduta con i compagni. Speriamo di riportarlo in condizione in poco tempo. Al momento non può iniziare la partita, vediamo se domani ci occorre in panchina”.

Immobile?
“Vediamo oggi e domani, poi decideremo. Non ha avuto uno stop molto lungo, è stato fermo solo sei giorni”.

Pedro invece come sta?
“Non lo so, sembra che l’infortunio sia meno grave di quanto pensavamo domenica. Ma ancora non so i tempi di recupero. Le cure con il cortisone avrebbero velocizzato il rientro ma il nuovo regolamento anti-doping lo vieta. Non capisco ciò: se uno ha bisogno del cortisone, perché deve rimanere fermo 15 giorni? Non ho mai visto alcun atleta doparsi con il cortisone”.

Che peso dà alle prossime due partite, Porto e Napoli?
“Sono due partite importanti, stop. Io do il peso a 5-6 mesi, non a 7 giorni. Bisogna sempre fare una valutazione ampia. Dopo l’andata ho avuto ottime sensazioni, per la prima volta la squadra ha affrontato a testa alta tante difficoltà e le ha superate. Compresa quella di Udine, in cui potevamo essere arrendevoli come in altre occasioni, invece abbiamo reagito. Sono uscito fiducioso da Udine”.

Come procedere l’inserimento di Cabral?
“Difficile. Siamo coinvolti sono nelle preparazione delle partite e non in allenamenti normali. Mi sembra però molto sveglio, spero possa integrarsi al meglio anche se non possiamo aiutarlo poco in questo momento in cui siamo tornati a giocare ogni 3 giorni”.

Quanto conta l’assenza di Zaccagni?
“Quando un giocatore è forte, in più sta bene, diventa un’assenza pesante”.

Luis Alberto cosa può dare?
“Ci sta dando un grande apporto sotto tutti i punti di vista, anche a livello difensivo. Per noi è fondamentale: fa fase di non possesso, pressa, accorcia quando c’è bisogno. Se riesce a fare questo e unisce la qualità allorai può fare la differenza”.

L’importanza dei tifosi: domani saranno tanti…
“Ci ha sempre aiutato, anche quando non era pieno lo stadio. Ma non ho mai avuto grandi dubbi”.

Cataldi e Radu?
“Hanno fatto bene nelle ultime partite. Radu è un giocatore affidabile, l’ultima l’ha fatta da esterno basso, un ruolo che non faceva da diversi anni. Livello di applicazione massima. Cataldi ha avuto una leggera flessione, ora sembra stia tornando a livelli ottimali”.