Vigilia elettrizzante di Europa League per l’Inter che domani scenderà in campo contro il Getafe. La gara, valida per gli ottavi di finale, sarà un bel banco di prova per i nerazzurri dopo la fine della Serie A. Antonio Conte è intervenuto in conferenza stampa, queste le sue dichiarazioni principali.
Che cosa significa l’Europa League per Antonio Conte?
“Non conta se è importante per me. E’ una competizione importante per noi tutti, soprattutto per l’Inter. Parliamo per il noi e non per l’io. Dovremo essere bravi a cercare di dare il massimo senza avere rimpianti. Non sappiamo dove ci porterà il nostro massimo, ma l’importante sarà non avere rimpianti”.
Quanta pressione sentiamo?
“La pressione giusta, quella che avevamo anche nel finale di campionato per mantenere una posizione importante nonostante lo Scudetto lo abbia vinto qualcun altro. Abbiamo iniziato a far fronte alla pressione di dover recuperare posizioni in classifica, le ultime 3 partite hanno dimostrato miglioramenti e mi auguro che domani possa essere un altro step. Voglio una risposta che dia continuità a quanto fatto”.
L’Inter a che livello è arrivata rispetto alle mie aspettative?
“Penso che alla fine la squadra abbia raccolto i punti che ha meritato, anche se più volte ho detto che in campionato puoi seminare poco e raccogliere tanto o viceversa. Noi abbiamo raccolto qualcosa in meno di quanto meritavamo, ma è giusto aver chiuso con 82 punti in classifica. E’ stato un buon campionato, con progressi importanti sotto tutti i punti di vista e ora arriviamo a giocarci questa competizione. Noi ci siamo, siamo pronti, sappiamo che sarà una gara ostica contro un avversario duro. Potrà essere una partita sporca e quindi dovremo sporcarci, ma la squadra ha raggiunto la maturità per calarsi in questo tipo di gara”.
Che squadra è il Getafe?
“L’abbiamo studiata, anche contro le big spagnole ha fatto partite non spettacolari ma in cui le avversarie hanno sempre sofferto per portare a casa il risultato. Questo la dice lunga sulla forza e la resilienza di questa squadra: usano spesso le palle lunghe, giocano sulle seconde palle, gli attaccanti sono forti e strutturati e aiutano la fase difensiva ribaltando poi l’azione. Dovremo dimostrare di meritare di andare avanti. Se saremo più bravi andremo avanti, altrimenti ci fermeremo”.
Vincere col Getafe potrebbe aiutare nel percorso di crescita?
“Vincere aiuta a vincere, c’è poco da dire. Le vittorie portano convinzione e autostima, oltre che autorevolezza. Non scopro certo qualcosa di differente con questo. Dico che vincere non è mai semplice e se arrivi a farlo vuol dire che hai raggiunto un livello che può essere una base importante. Penso che sia una competizione per noi importante, la vittoria aiuta il processo di crescita e quello di creazione di autostima. E’ inevitabile che serva vincere”.