C’era un po’ di timore nell’affrontare questo match in casa Juventus. Non solo per la caratura dell’avversario, diversa dal Nantes e decisamente superiore, ma anche per la condizione generale della squadra ricca di assenze e con giocatori a mezzo servizio. Invece la squadra di Allegri gestisce bene la gara seguendo un piano tattico ben preciso. Fa sfogare gli avversari nella prima parte di match e poi colpisce. Si sblocca Vlahovic che prima trova il goal da rapace d’area, annullato dal VAR, e poi scaccia via i brutti pensieri dal dischetto dopo l’errore contro la Sampdoria. Nell’occasione il Friburgo resta anche in dieci uomini e la qualificazione è in discesa. Piace meno la Juventus della ripresa che gioca con troppa sufficienza e non chiude la sfida. Solo al 94′ arriva il raddoppio di Federico Chiesa che si ripresenta con il giusto spirito in vista della gara di domenica contro l’Inter. La Juventus vola ai quarti di finale di Europa League.
Primo tempo: parte bene il Friburgo con la voglia di recuperare il risultato dell’andata. La Juventus difende bassa ma con ordine, al 5′ prima incursione di Doan con pallone che termina sul fondo. I riitmi non sono alti perché i tedeschi provano il giro palla ma non vogliono concedere ripartenze. Al 22′ arriva la prima grande occasione: su corner svetta Gregoritsch a botta sicura ma Szczesny si allunga e salva il risultato. Poco dopo primo giallo del match sventolato a Gulde. Dal goal sbagliato a quello subito. Kostic scodella in area su punizione, Bremer colpisce la traversa di testa e Vlahovic ribadisce in rete con il sinistro. Dopo qualche minuto, però, la rete viene annullata per fuorigioco dell’attaccante serbo segnalato dal VAR. La Juventus si scuote e comincia a venir fuori dopo la mezzora. Il Friburgo cerca di difendersi ma becca diverse imbucate. Su una di queste, al 44′, Kean si invola verso la porta e calcia con il sinistro ma Flekken salva. E’ il preludio al goal che arriva poco dopo. Bella azione manovrata della Juventus, Fagioli serve di tacco Gatti che calcia potente ma Gulde devia con il braccio largo. L’arbitro non segnala l’irregolarità ma, dopo il richiamo del VAR, concede calcio di rigore per la Juventus. Nell’occasione viene espulso per doppia ammonizione il calciatore tedesco. Dagli undici metri si presente Vlahovic che non sbaglia. Vengono concessi tre minuti di recupero e i bianconeri sfiorano anche il raddoppio: Vlahovic mette forte in mezzo per l’inserimento di Rabiot che manda di poco alto sulla traversa.
Secondo tempo: subito una novità tra le fila tedesche con l’ingresso di Schmidt al posto di Eggestein. Nonostante l’uomo in più la Juventus non riesce a controllare il gioco. La prima occasione è di marca tedesca con la punizione potente di Gregoritsch al 50′, pallone a lato. Sei minuti dopo viene ammonito Vlahovic per perdita di tempo e poco dopo miracolo di Szczesny sul tentativo di Holer da due passi. Il Friburgo ci crede e vuole onorare la sfida: entrano anche Sallai e Grifo per aumentare il peso offensivo. Nella Juventus, invece, mister Allegri fa prendere fiato a Vlahovic e Kostic sostituiti da Chiesa e Iling. Proprio il neo entrato si fa ammonire anche lui per perdita di tempo. La gara vive di fiammate ma la Juventus non riesce ad accelerare per chiudere i giochi. All’84’ arriva una buona occasione per Kean, ma la girata termina alta. I bianconeri danno fondo alla panchina con gli ingressi di Soulè, De Sciglio e Barrenechea per Kean, Cuadrado e Locatelli. Nei cinque minuti di recupero concessi, succede di tutto. Al 94′ Rabiot lancia in profondità Chiesa che dribla l’avversario, penetra in area e calcia potente ma Flekken devia sulla traversa. Sul prosieguo dell’azione, errore difensivo dei tedeschi con Rabiot che recupera palla e imbuca per il numero 7 bianconero che non sbaglia. Torna al goal Chiesa anche in Europa e chiude la gara per la qualificazione ai quarti della Juventus.