Il giorno dopo la sconfitta con la Spagna si cerca di raccogliere i cocci in casa Italia. Troppo brutta la nazionale azzurra vista all’opera giovedì sera per essere vera. Troppa la differenza di valori in campo quella fra iberici e italiani che va al di là dello striminzito 1 a 0 in favore degli spagnoli.
Bisogna resettare e pensare già alla sfida di lunedì sera con la Croazia. Agli azzurri basta anche un pareggio per esser certi di qualificarsi agli ottavi, ma c’è bisogno di ricompattarsi e di ritrovare quelle certezze che sembrano svanite dopo la partita contro la Spagna.
Il Ct Luciano Spalletti, come sempre accade il giorno dopo un impegno ufficiale, ha suddiviso il gruppo in due tronconi. I titolari scesi in campo contro gli iberici sono andati in palestra, mentre gli altri sono rimasti sul rettangolo verde.
A prendere la parola è stato, invece, il capodelegazione della Nazionale, Gigi Buffon.
«Pensavamo di aver già raggiunto un determinato livello e ieri probabilmente abbiamo avuto un riscontro che non ci aspettavamo. Penso anche che tra le spiegazioni della prestazione ci sia quella che ha detto il mister: l’aspetto fisico sul quale s’è voluto focalizzare lui immediatamente ci ha colpito, la velocità di esecuzione e di azione che avevano era diversa. Dobbiamo essere confidenti per il futuro che è immediato».
– Qual è l’umore della squadra ?
«finita la gara non potevano essere soddisfatti né felici, ma c’era molta lucidità nell’analisi della partita e delle difficoltà che abbiamo trovato. Al di là di tutto vanno dati grandi meriti alla Spagna, perché poi mi ha impressionato questo modo di giocare, queste individualità che in ogni momento riescono a creare superiorità numerica e non ti lasciano mai respirare. Non ti lasciano mai 1-2 minuti di possesso palla per riordinarti le idee. Siamo stati in difficoltà dal primo minuto e nell’arco dei 90 minuti l’aspetto buono è che abbiamo perso solo 1-0».
– Con la Croazia bisogna rialzare la testa.
«Sarà una partita diversa con ritmi diversi, anche per caratteristiche individuali dei calciatori. Probabilmente il talento sarà più o meno quello, la Spagna ha ancora qualcosa in più, ma è una partita che ci giocheremo al massimo delle nostre possibilità con la consapevolezza che possiamo ottenere un bel risultato. Sono convinto che alla fine giocheremo un altro tipo di gara e staremo qui a parlare di altro».